Dettagli Recensione

Mio padre di 93 anni è deceduto 3 giorni fa in questo reparto. Questo è stato un epilogo causato da complicazioni, certamente inevitabile, ma io e le mie sorelle siamo rimaste molto addolorate e ferite dal fatto che, al sorgere della grave complicazione, seguita ad una caduta di mio padre (versamento e perforazione del polmone sopraggiunti durante la serata/notte tra il 18 e il 19 Luglio) nessuno del reparto ci abbia chiamato. Io personalmente, vedendo una situazione di papà piuttosto tranquilla, ho lasciato l'ospedale alle ore 21.00 del 18 Luglio, passando dalla guardiola e accertandomi che il personale in servizio possedesse i nostri recapiti telefonici, per qualsiasi necessità o problema fosse emerso. Al mattino successivo (19 Luglio alle 7.30) mia sorella ha ritrovato papà con gravi difficoltà respiratorie, attaccato all'ossigeno in evidente stato di gravità. Nostro padre è deceduto poche ore dopo e credo nessuno avrebbe potuto salvarlo; i medici in quello crediamo le abbiano provate tutte, MA PERCHè NOSTRO PADRE HA DOVUTO TRASCORRERE LA NOTTE SOFFERENTE SENZA LA NOSTRA PRESENZA?? Questo non ce lo perdoneremo, ma SOPRATTUTTO NON PERDONIAMO CI SIA STATO NEGATO PER MANCANZA DI INFORMAZIONE O PER AVER PRESO SOTTOGAMBA IL QUADRO CLINICO. La medicina d'urgenza deve essere presidiata da medici e personale infermieristico attento e scrupoloso anche durante le ore notturne e una persona anziana, anzi, molto anziana, ancor più indifesa e sensibile di una giovane, deve ricevere cure e attenzioni alla pari di chiunque altro o forse più, se non altro per rispetto verso tutto ciò che hanno fatto per famigliari e per la Società tutta, come siamo certe abbia fatto il nostro grande papà. CHIAMATE I FAMIGLIARI, e INFORMATELI, se non accorreranno saranno loro a deciderlo o a sbagliare, ma la Sanità avrà fatto il proprio dovere!!