Dettagli Recensione

A distanza di sette mesi, per una recidiva sono dovuto tornare presso il reparto di chirurgia urologica. Niente di nuovo per me, poiché vi ero stato già altre due volte, ma l'accoglienza da parte della caposala Patrizia Ruffino e del suo team di infermieri favolosi non solo non è cambiata, ma è aumentata di livello. Sempre gentili, cortesi, accoglienti e con il sorriso sulle labbra ogni qualvolta dovevano svolgere il loro compito con professionalità e delicatezza. Un ringraziamento particolare va al dottor Carmine Servello che mi ha operato in sostituzione del mio urologo Giuseppe Gentile, impegnato in un convegno; ma spostando l'ordine dei fattori, il prodotto non cambia. Attenzione, cortesia, accoglienza e professionalità sono gli standard di questi richiestissimi giovani medici, e qualcosa vorrà pure dire.
E' migliorato notevolmente lo standard delle pulizie; ciò che è peggiorato invece notevolmente è il vitto, che è stato affidato ad una ditta esterna (hanno disabilitato le cucine) e risulta indegno di essere servito per persone ricoverate ed allettate anche con grave patologie. E veramente immangiabile, certamente il vitto negli ospedali non è e non può essere quello della propria casa, e ci può stare, ma se una volta alla Columbus si mangiava più che discretamente, adesso è veramente disgustoso.