Dettagli Recensione

Prima tappa anemia, seconda sangue occulto nelle feci, terza colonscopia con individuazione di un polipo che era stato impossibile sollevare ed asportare endoscopicamente. Esito dell’esame istologico: displasia di alto grado (in pratica la lesione rilevata era compatibile con un processo tumorale in corso, ma la effettiva natura si sarebbe potuta determinare solo con l’asportazione completa della parte di intestino lesionata).
Purtroppo una situazione comune a molti pazienti, che è però risolvibile chirurgicamente con l’asportazione del tratto di intestino interessato.
Il problema si poneva trattandosi di una paziente ultranovantenne, cieca assoluta. Dilemma: operare o no?
Avendone la possibilità, è iniziato il consulto di diversi specialisti in giro per l’Italia tra oncologi, chirurghi e anestesisti. Abbiamo trovato due correnti di pensiero:
• la prima sfavorevole all’operazione era principalmente legata agli effetti dell’anestesia su un paziente di quell’età ed alla possibilità che la lesione non fosse un tumore di tipo aggressivo e che adeguatamente curato avrebbe garantito, con molta probabilità, alcuni anni di vita normale;
• la seconda favorevole all’operazione faceva leva sulla impossibilità al momento di accertare la natura della lesione ed il tipo di tumore con il conseguente rischio di propagazione e determinazione di un blocco intestinale.
Ovviamente non è stato facile scegliere per il proprio genitore quale fosse la strada migliore.
Ultimo consulto, quello all’INRCA con il dott. Gianfranco Boccoli, primario del Reparto di Chirurgia Generale. Siamo andati all’INRCA avendo saputo che si praticava un sistema innovativo di anestesia non invasiva, particolarmente adatto ai pazienti anziani.
Ci siamo convinti e si è convinta anche mia madre. Operazione effettuata (diverse ore di intervento), con un decorso sorprendente. Dopo pochi giorni mia madre è tornata a casa senza particolari problemi e sinceramente non pensavamo ad un decorso così veloce e favorevole. I nostri più vivi ringraziamenti vanno quindi al dott. Boccoli, agli anestesisti (innovativi) ed a tutto il Reparto. Fa piacere che nella nostra Regione possiamo avere tali livelli di eccellenza.
L’esito istologico finale ha dato ragione anche all’altra corrente di pensiero, dato che non si trattava di un tumore particolarmente aggressivo.
Però ora mia madre è ritornata alla situazione pre intervento e per questo non possiamo che essere grati all’INRCA di Ancona.