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Per una forte algia che non mi permetteva, ormai da 3 giorni, di reggermi in piedi nonostante i rimedi applicati a domicilio, vengo visitata da una dottoressa che, constatato il gonfiore, mi prescrive lastre ed esami del sangue mirati a verificare un suo sospetto di gotta. Vengo dimessa con il suo commento "dagli esami non risulta essere gotta e le lastre non evidenziano fratture" e mi fissa un appuntamento con l'ortopedico l'indomani mattina.
Vengo visitata dall'ortopedico, dopo aver atteso l'arrivo cartaceo del pronto soccorso della mia documentazione perché nulla della mia presenza al P.S. era stata registrata nel sistema.
Conclusione: diagnosi senza l'esame basilare ed elementare che avrebbero dovuto farmi per escludere il problema gotta che anche lui considera come prima ipotesi.
Mi si applica un bendaggio con antinfiammatorio e vengo rimandata ad un controllo dopo 7 giorni, ovviamente con esito esame acido urico in mano (che dovrò eseguire in autonomia esternamente) e per il quale trascorreranno minimo 5-6 giorni, visto che è sabato.
Morale, forte algia persistente, come il gonfiore, e notti insonni nonostante sia a totale riposo e mi sposti per il minimo indispensabile con le stampelle.
Vorrei comunque ringraziare la dottoressa che mi ha vista al P.S. per lo spreco di tempo e di risorse senza darmi un minimo aiuto alla risoluzione del problema.