Dettagli Recensione
Inefficienza PS per difficoltà respiratoria
Mio padre (affetto BPCO) sabato 12 aprile, mentre riusciva a fatica a respirare, è stato lasciato per 5 ore in un angolo della sala d'attesa, e se non fossi intervenuta, sarebbe stato ancora lì.
Senza mangiare, senza cure, senza attenzione.
Arriva Ambulanza e casa (personale magnifico ed eccellente), partita con segnalazione di codice rosso; tempestivamente portano mio padre al pronto soccorso.
Arrivo in pronto soccorso alle 10.30 valutazione codice Verde (una persona che fatica a respirare?).
Alle ore 13.00 vengono effettuate le radiografie e prelievo; alle 15.30 mio padre non ha ancora ricevuta nessuna cura, si erano dimenticati di lui.
Ho dovuto chiedere se poteva essere rivisitato, visto che il respiro era sempre più affannoso.
Dottoressa maleducata oltre che arrogante, idem le due infermiere Donne.
Un'infermiera si è risentita perché le ho chiesto una carrozzina, visto che mio padre, non respirando bene, non riusciva a camminare, e mi ha quasi lanciato addosso elettrocardiografo.
Stanca di aspettare che a mio padre somministrassero una cura per farlo stare meglio, ho dovuto chiamare il mio medico di base, e solo dopo che la Dottoressa ha parlato con lui, mio padre alle ore 17.42 ha ricevuto la prima cura.
Un'altra infermiera mi ha urlato di rilassarmi perché le ho chiesto di coprire mio padre, sudato fradicio, per uscire dalla stanza del pronto soccorso e andare a fare la TAC, con uno sbalzo di temperatura di 6/7 gradi.
L'unica persona competente è stato l'infermiere uomo R., che oltre ad essere stato preparato e competente, è stato anche delicato.
Usciti dal pronto soccorso alle ore 20.07
Sembra una barzelletta, invece è stata la realtà.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QSalute