Dettagli Recensione

 
Ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Aborto interno

Ho avuto un aborto interno alla prima gravidanza. L'intervento è stato veloce e già dalle dimissioni non ho avuto alcun dolore. Mi ha curato il dottor Vietri, medico fermo, competente, comprensivo, rassicurante, attento.
Sono invece stata sfortunata con le infermiere (voglio aggiungere di quel turno, perché io spero che non siano tutte così). Avevano quasi paura di toccarmi e di prendere il mio pigiama e la biancheria macchiata di sangue in sala operatoria, dove sono arrivata camminando, tirata per la flebo di Plasil (era presente anche il dottor Vietri) dopo aver vomitato, da un'infermiera di una certa età, che mi sgridava perché non avevo motivo di piangere e ancora sgarbatamente mi diceva di sdraiarmi sul lettino operatorio, dove erano ancora sistemati, smontati, i vari apparati per bloccare le braccia. Sono entrata piangendo e tornata nella stanza piangendo, per come mi avevano trattata; il dolore per la perdita l'avevo superato, piangendo da sola tutta la mattina (no, per le infermiere non avete diritto ad avere nessuno in stanza; invece nel caso chiediate ai medici, un po' di tempo ve lo concederanno). Ho suonato il campanello quando era terminata la flebo di antibiotico e mi hanno risposto con tono urtato:'che èèèèèè???'. E' arrivata l'infermiera di una certa età, sgridandomi perché continuavo a suonare il campanello, ma l'ho suonato quell'unica volta, quello che sentiva era la richiesta delle altre ricoverate. Convinta almeno di questo, è andata via ciabattando e dicendo 'Che Croce!' perché non trovava il tappino per chiudere l'ago che avevo in vena.
Per finire, avrei voluto sapere dal medico che l'azione delle prostaglandine avrebbe potuto portare (come è stato) all'espulsione completa in stanza dove ero da sola, e solo con un normale assorbente da ciclo mestruale (che mi avevano detto di portare per il post operatorio). Non lo so se è così in ogni ospedale pubblico, ma se per trovare un po' di gentilezza e vicinanza bisogna pagare, se potete permettervelo, pensateci. Non mi capiterà di partorire all'ospedale di Palestrina, però lo voglio dire alle mamme che sono ricoverate e che magari prima di avere il loro bambino, come succede a tante, hanno avuto anche loro un aborto: se ve la sentite e se è permesso, regalate una parola di coraggio e comprensione a chi è da sola nella stanzetta a sinistra alla fine del corridoio.

Patologia trattata
Aborto interno.

Commenti

 
 
Per Ordine