Dettagli Recensione

 
Ospedale di San Donà di Piave
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Comunità Le tre Betulle

Al reparto di psichiatria di San Donà di Piave è strettamente connessa la cosiddetta "comunità", o meglio "ctrp" (comunità terapeutica riabilitativa psichiatrica) "Le tre betulle". La Ctrp fa parte del Servizio di Salute Mentale dell'ULSS 10, il cui direttore è il dott. Salvatore Achille Russo. Entrare alla ctrp di San Donà di Piave significa fare il primo passo in un sistema autoreferenziale, un circolo vizioso che dura anni, anche otto o più. Molte sono state le fughe dal posto di cui parlo per entrare al reparto di psichiatria a porte chiuse, che viene preferito. La divisione in due appartamenti con camere sovraffollate, gli spazi insufficienti per la privacy, le condizioni igieniche e dell'edificio (zanzariere inesistenti, crepe sul muro eccetera), il controllo di infermieri e operatori sulla libertà di fare qualcosa o di uscire solo per quattro passi, le attività inesistenti o del servizio stesso, la pizza e le pastiglie sul tavolo o fuori dal mezzo di trasporto, le telecamere a circuito chiuso che rendono gli infermieri informati su quello che fai e quello che dici (pure nei momenti dedicati alla cura e all'igiene personali), fanno del soggiorno una vita impossibile. Il filo diretto con il reparto è garantito: se si fugge o si provano turbe per il controllo e la psichiatria sempre presenti e stigmatizzanti, c'è il corridoio con stanze e porte chiuse ad accogliervi. Solitamente è difficile uscire dalla comunità se non si è estremamente fermi come una montagna: i discorsi con medici e infermieri sono tutti finalizzati ad un rientro, per cui si sottolinea al paziente il suo stato d'animo e di salute precario, gravissimo che necessita ovviamente della Ctrp..

Patologia trattata
Disagi personali, familiari, esistenziali, disturbi psicologici e psichiatrici.

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