Dettagli Recensione

 
Ospedale Vannini di Roma
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Grande delusione.

Sono Amministratore di sostegno per mia madre, l'ho portata in pronto soccorso dopo aver richiesto le dimissioni dall'ospedale in cui stava perché stavano curando il problema in base a supposizioni senza fare accertamenti necessari. Il primo problema è stato il riconoscimento della mia figura. Non mi è stato permesso di stare vicino ad una disabile gravissima non in grado di esprimersi, di comunicare problemi eo dolori e che si disorienta facilmente, quindi ha sempre bisogno di un punto di riferimento.
La sera quando sono riuscito ad entrare mi è stato detto che non era una situazione di emergenza anche se non riusciva a deglutire e nell'ospedale precedente non la facevano mangiare né bere da 10 giorni.
Bisognava fare scendere il sodio che era ad un valore di 150, la Dottoressa che stava visitando mia madre in quel momento mi disse che secondo loro i parametri erano nella norma e che probabilmente il giorno dopo sarebbe stata dimessa. Naturalmente mi confermano che non c'è la possibilità che né io né una persona alle mie dipendenze potesse rimanere con lei per darle sostegno in ospedale.
Il giorno dopo torno all'orario indicato e riesco a parlare con il direttore del pronto soccorso, molto gentile e disponibile, alla quale ripeto che mia madre viene alimentata solo con flebo da 10 giorni e che le era venuta nel ricovero precedente una sepsi, e che non erano stati richiesti esami visivi per accertarsi che il problema della deglutizione non fosse di radice cognitiva, la dottoressa mi informa del valore del sodio a 147 e che devono continuare a farlo scendere. Tengono mia madre in osservazione per un altro giorno.
Il terzo giorno la badante arriva prima di me in struttura. Quando arrivo io c'è un medico che mi stava aspettando per parlarmi con il quale mi confronto e al quale ripeto tutte le informazioni. Mi dicono del bisogno di un ricovero e che, non essendo un problema di vita o di morte, la tac al collo sarà eseguita in fase di ricovero. Chiedo al Dottore se avesse eseguito un esame palpativo al collo di mia madre. Mi dice che li avrebbe fatti subito dopo aver dimesso due pazienti e che le avrebbero posizionato un sondino naso gastrico per riuscire ad alimentarla. E fin qui sembra quasi tutto nella norma per un piccolo ospedale che prova a fare del proprio meglio.
Al momento del ricovero però vengono fuori le magagne!
Il sondino non era stato posizionato e non era riportato in cartella nemmeno il tentativo di averci provato, il medico di guardia mi dice che non c'è urgenza per la TAC, e che il sodio è a 150.
Chiedo di confrontarsi con il pronto soccorso e il Dottore tanto gentile che prima si era anche preoccupato del fatto che gli avessi prospettato anche un quadro renale compromesso e mi disse che conosceva la nefrologia che segue mia madre e la avrebbe sicuramente contattata, al telefono sembra un'altra persona, solo in quel momento dice di aver provato ad inserire senza successo il sondino e visto che stava chiudendo la cartella clinica lo aggiunge in zona Cesarini.
Alla luce di questa nuova informazione il medico di guardia si scusa e richiede immediatamente una tac del collo.
Riassumendo, mia madre è stata parcheggiata 2 giorni in ospedale senza mangiare né bere dopo essere già stata vittima nell'altro ospedale, da cui ho dovuto portarla via essendo preoccupato per la sua vita, di diagnosi basate su supposizioni avendola tenuta a digiuno forzato trattando il problema come conseguenza di un decadimento cognitivo.
Risultato della TAC che secondo me doveva essere fatta in pronto soccorso: gozzo tiroideo che costringe l'esofago. Devo aggiungere altro? Ah sì, forse sarebbe bastato palpare il collo come mi era stato detto che avrebbero fatto prima del trasferimento e dopo che ho richiesto io se tale controlli fosse stato praticato. Mi fidavo di loro. Ma alla luce dei fatti ci sono gravi mancanze.

Patologia trattata
Difficoltà a deglutire
Decadimento cognitivo
Piaga da decubito al sacro e al tallone
Tipo di trattamento chirurgico e/o farmacologico ricevuto
Esami del sangue.
Integrazione di potassio.
Idratazione e alimentazione attraverso accessi periferici venosi.
Questo è riferito solo alla permanenza un pronto soccorso e non al ricovero, che è ancora in corso in data odierna.
Esito della cura
Nessuna guarigione

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