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Esperienza negativa
Quest'estate ho fatto l'amara scoperta del pronto soccorso di Anzio- Nettuno per ben due volte. Prima con mio padre, che è stato accudito in malo modo, ma per fortuna poi è stato trasferito in cardiologia. Poi è stato il turno di mia sorella, malata di tumore e sotto chemioterapia, con sintomi di diarrea e vomito frequenti che la stavano sfinendo. Infermieri maleducati e dottori assenti, sembrava un inferno. Mia madre con mia sorella che le sviene tra le braccia e solo alle sue grida qualcuno, tra infermieri e dottori, va a controllare e sminuisce la situazione, dicendo di stare solo calmi che non sta morendo. Per la diarrea non c'è cura le è stato detto! "Qualche bottiglietta di fisiologica e di potassio e via... Sua figlia è esagerata e ignorante, che colpa ne abbiamo noi se ha un tumore".. Queste sono le parole aberranti che un infermiere con tono seccato ha proferito a mia madre, solo perché mia sorella si era lamentata per la scarsa assistenza. Per fortuna abbiamo poi contattato una ambulanza privata e siamo andati al pronto soccorso del policlinico Umberto I di Roma, dove è stata assistita, curata e RASSICURATA CHE SI SAREBBERO PRESI CURA DI LEI.
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Ennio Sciotti
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