Dettagli Recensione

 
Ospedale di Bagno a Ripoli
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Il lato positivo del parto ai tempi del Covid

Alle mamme bisogna stare accanto...
Ancora prima che inciampino,
ancor prima che tocchino l'apice del dolore.
È quanto ho potuto vivere presso il reparto di ostetricia di Ponte a Niccheri.

Mi è stato detto di non mettere limiti alla Provvidenza...
Ho scelto questa struttura ospedaliera per partorire le mie due bimbe (nate rispettivamente ad agosto 2018 e gennaio 2020), e sto bene banco!
Tuttavia, qualora avessi deciso di tirar su una squadra di calcetto, avrei riscelto loro, sempre loro, solo loro...
A partire da Elena, un'ostetrica fin troppo educata. Ogni qualvolta doveva far visita alle mie parti intime, chiedeva il permesso. Un po' come bussare alla porta ed entrare in punta di piedi in casa di qualcuno, pur di non recare disturbo.
Federica, che mi ha guidata nel percorso tra sala degenti e sala parto: diceva io corressi più di lei...
Il suo sostegno, pur non conoscendomi, non è stato un semplice braccio di supporto, ma un vero e proprio appiglio.
A seguire l'ostetrica Eleonora: minuta fisicamente ma con la forza di un leone. Nel vederla, ho temuto a quanto avrei potuto farle del male durante il travaglio, piccola com'era; invece è stata lei a "calpestare" il mio dolore guidandolo alla vita.
Ebbene sì, per quanto si soffra, in quel dolore c'è la vita, la vita che nasce! Si nasce due volte: nasce non solo un figlio, ma anche una madre.
Ho sempre creduto che le ostetriche che assistono al parto, a differenza di coloro che seguono il tuo percorso di nascita, non abbiano alcuna possibilità di legame personale con le mamme che stanno per nascere...
Mi sbagliavo: la complicità che è scattata in un momento così intenso come il parto, la porterò sempre nel mio cuore.
Nel tempo, Eleonora di sicuro dimenticherà il mio nome, la mia esperienza, ma io non dimenticherò lei...
Mi basta sapere che la sua tenacia accompagni ciascuna mamma che sta per nascere.

La ginecologa, di cui non conosco il nome ma di cui ricordo bene, aldilà della sua professionalità, il senso dell'humor. Orgogliosa del suo lavoro, ripeteva e stra-ripeteva quanto fosse bella mia figlia, quanto fosse perfetta nonostante il travaglio.
Io più, che in mia figlia, la bellezza l'ho vista nei suoi magnifici occhi chiari.
Maria... Oh Maria...
Non una semplice assistente al servizio delle degenti, bensì un vero e proprio cane da guarda, un mastino napoletano, attenta al rispetto delle regole in reparto. In primis, ai tempi del coronavirus, quella di indossare la mascherina, quantomeno nelle aree comuni e/o in camera, quando il personale è all'opera!
A chiunque rispettasse queste regole, per il bene di tutti, dispensava consigli ed affetto, come solo una madre sa fare! Per non parlare del suo sorriso...
Insomma, ci vorrebbe una Maria per ogni mamma che nasce col proprio figlio!
VANTAGGI DEL VIRUS IN ATTO...
Sicuramente l'unico grosso vantaggio, di cui hanno beneficiato un pò tutti in reparto...

Ebbene sì, siamo ad inizio anno 2021, dopo un 2020 passato alla storia come anno che ha tolto tanto. Ha tolto gli affetti, gli abbracci, i viaggi, la spontaneità dei gesti, le persone amate...
Un virus che ci ha reso impotenti, ma che tuttavia nel reparto di Ostetricia di Ponte a Niccheri, grazie all'assenza del via vai di gente, a cui è stata privata la possibilità di far visita ai propri nipotini appena nati, ha concesso al personale di svolgere le proprie mansioni con la massima tranquillità oltre che professionalità, ed alle mamme la comodità di sentirsi libere di camminare a mo' di tricheco.
Se dopo un parto, facendo a gara con una lumaca, sei in una posizione di vantaggio, hai già fatto un grande passo in avanti!

Ebbene sì: con o senza virus in atto, bisognerebbe concedere l'accesso solo ai papà di questi nuovi cuccioli pronti ad abbracciare il mondo!
Nonni, zii, cugini e chi più ne ha più ne metta, prima che ci rispediscano a casa, trascorreranno appena 48 ore (parto naturale) 72 ore (parto cesareo).
In confronto ad una vita da poter vivere insieme, sono nulla... Passano in fretta! Che poi, anche una volta at home, dovreste scomparire, almeno per la prima settimana che è di assestamento per i neo genitori ed il piccolo appena nato!
Lasciate alle mamme appena nate la possibilità di sentirsi sè stesse, senza doversi ricomporre agli occhi degli altri... Lasciate che assumano quella figura antropomorfica tra metà donna e metà foca, che dopo un parto è la cosa più naturale che vien da fare!

A tutto il personale, dagli addetti alle pulizie, al personale più alto in grado: a chiunque tu sia, Francesca, Angela, Antonio, Luigi, Maria, Nunzia, Giovanna, niente di più semplice della parola grazie, per il meraviglioso team quale siete!

Patologia trattata
Parto naturale indotto.

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