Dettagli Recensione

Io sono diabetica di tipo 1 da quando ero bambina. L'ospedale di S.M. Annunziata è l'unico che mi permetteva (entro la 40esima settimana) di provare a fare un parto naturale. A Pisa e Grosseto mi avrebbero fatto il cesareo alla 39esima settimana, a Cecina mi avrebbero indotto il parto prestissimo, alla 37esima settimana.

Lunedì 8 avevo appuntamento a Bagno a Ripoli per l'induzione al parto. Per fortuna il giorno prima inizio ad avere le prime contrazioni. Alle 12.00 mi danno le prostaglandine per favorire l'apertura dell'utero. Ho le contrazioni per tutto il giorno, sempre più frequenti e forti. Alle 18.00 iniziano a rompersi le acque, ma in alto. Poco prima delle 20.00 mi dicono che sono pronta per andare in sala parto. Arrivata lì, davanti al letto perdo ancora un po' di acque, poi mi sdraio sul letto e l'ostetrica viene a visitarmi per vedere quanto sono dilatata. In quel preciso momento sento le acque che si rompono definitivamente. A quel punto l'ostetrica chiama la collega. Prolasso del funicolo. In pratica la testa del bambino non si era ancora incanalata, era ancora un poco alta, rompendosi le acque scende per posizionarsi per uscire, ma il cordone gli passa avanti e la testa lo comprime. Per fortuna in quel preciso istante l'ostetrica - Cinzia - mi sta visitando, si rende immediatamente conto di cosa stia avvenendo e repentinamente con la mano sostiene la testa del bambino, tenendola lontana dal cordone e salvandogli la vita. Mi caricano su un lettino, l'ostetrica su di me, con la mano dentro di me, a tenere la testa del mio piccolo. In pochi attimi mi trovo in sala operatoria, in 10 minuti tirano fuori il mio bambino. Cesareo d'urgenza, con anestesia totale, iniziato alle 20.10, bambino nato alle 20.20. Due equipe di medici a nostra disposizione, in quanto erano sul cambio turno. Incredibile. Mio figlio poteva essere morto. Ed invece me lo hanno salvato. Sembrava di essersi dati appuntamento.

Il reparto di ostetricia dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli è uno dei reparti ospedalieri migliori che io abbia mai incontrato. Ostetriche in gamba, donne che ti guardano negli occhi, che ti ascoltano, che si prendono cura di te. Nausicaa mi ha seguito durante le contrazioni e mentre staccava dal turno ha visto mio marito in lacrime e così si è messa il camice ed è entrata in sala operatoria a dare una mano; poi gli è stata vicino rassicurandolo sulla nostra condizione. Cinzia ha tenuto la testa sollevata del mio bambino salvandogli la vita. I nomi di tutte le altre persone che ci hanno cambiato la vita non li conosciamo, io della maggior parte neppure conosco i volti. Ma li porteremo nel cuore per sempre.

Il reparto di ostetricia dell'ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli è l'ombelico del mondo. Persone di nazionalità diverse, unite dall'amore per queste creature meravigliose che sono i nostri figli. Argentina, Nord Africa, Cina, Sud America, Svezia, Svizzera, Italia. Sorrisi, abbracci, preghiere, incoraggiamento, condivisione, timore, amore, determinazione.

Suggerimenti per aiutare a migliorare il reparto? Eccoli:
1) i babbi dovrebbero poter dormire vicino a mamme e bebè
2) bagni in camera
3) durante le contrazioni avere gente durante il passo in camera non è proprio l'ideale...
4) più comunicazione e collaborazione con il reparto di neonatologia, così da poter avere la famosa continuità di relazione dalla nascita alla dimissione della triade madre- padre- neonato e favorire anche l'allattamento, cose che in neonatologia non sono trattate con la stessa attenzione e cura come in ostetricia (probabilmente servirebbero ostetriche di ruolo anche in quel reparto).
5) meno attesa per fare i tracciati durante la gravidanza
6) trasferire il medico donna indisponente e arrogante che ti fa sempre pesare tutto, stona troppo con tutto il resto del personale medico infermieristico e di servizio, che invece è composto da persone gentili, premurose e accoglienti!

Di cuore,
un abbraccio a tutti voi.