Dettagli Recensione

 
Istituto Oncologico Veneto di Padova
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

GRAZIE INFINITE!!!

Ci terrei a ringraziare di cuore tutto il personale medico e paramedico del reparto di Chirurgia oncologica dell'esofago e delle vie digestive dell'Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Castelfranco (includendo medici, infermieri/e, case manager, dietista, psicologa, operatori socio-sanitari, ‘scodellanti’ e personale impiegato a vario titolo): sono infinitamente grata a ciascuno di loro per quanto di prezioso ha fatto per me in occasione delle due operazioni al colon-retto cui sono stata sottoposta tra settembre e novembre 2020, apprezzando dell’equipe nella sua interezza la Competenza e la Passione verso la propria nobile professione, ma anche l’Umanità con la quale tratta i propri pazienti.
Sono convinta che la ‘guarigione’ anche da malattie importanti passi attraverso due ingredienti fondamentali: da un lato, la qualità delle cure mediche erogate al paziente, dall’altra l’Umanità del personale che lo assiste. La medicina più all’avanguardia perde di efficacia se non si coniuga con l’umanità dei professionisti che la pongono in essere: si tratta di un’alchimia difficile da raggiungere, eppure salvifica e necessaria! Devo ammettere che il Reparto di Chirurgia dello Iov si è dimostrato per me un’eccellenza da entrambi i punti di vista e per questo mi sento di esprimere la massima riconoscenza a chi mi ha offerto le migliori cure senza mai perdere la capacità di trasmettermi fiducia, incoraggiamento e, nei limiti del possibile, ironica leggerezza!
Più in particolare, i miei ringraziamenti vanno al Direttore, dott. Pierluigi Pilati, per la sua paziente e generosa professionalità e per la profonda umanità con le quali riesce a svolgere il proprio lavoro, nonostante le molteplici responsabilità ed incombenze di cui si fa carico ogni giorno nella sua posizione. E ci terrei anche a fargli i complimenti per la squadra di medici, infermieri/e ed operatori sanitari con la quale si dedica alla cura dei pazienti che affollano il suo reparto perchè, come lui, sono ‘persone speciali’, animate da una dedizione ed una sensibilità che sono davvero eccezionali e commoventi, soprattutto se poste a confronto con i ritmi massacranti cui si sottopongono tutti quotidianamente, ivi inclusi i tanti giovani infermieri/e e OSS che lavorano giorno e notte nel reparto, sempre con il sorriso sulle labbra! Mi è capitato raramente di trovare una concentrazione così significativa di professionisti che, oltre ad essere estremamente preparati nel proprio dominio, non solo non hanno perso il volto più nobile della loro umanità, ma al contrario hanno saputo declinarlo con una semplicità, spontaneità ed umiltà encomiabili. Ho sempre pensato che nell’impostazione generale di un reparto il Direttore giocasse un ruolo cruciale e dopo aver conosciuto il dott. Pierluigi Pilati mi sono convinta che la mia analisi non fosse sbagliata.
Oltre a lui, cui devo tra le altre cose l’esito positivo del primo intervento complesso subito, ci terrei a ringraziare di cuore il dott. Boris Franzato, che ha gestito brillantemente la seconda operazione di ricanalizzazione, oltre al follow-up che le ha fatto seguito, del quale ho apprezzato l’estrema competenza, la solare umanità, la squisita gentilezza e l’estrema umiltà, che sono appannaggio solo dei ‘più grandi’.
Non sono stati giorni facili per me, eppure le parole di sostegno, i sorrisi e la presenza costante ed angelica del personale al mio fianco hanno saputo trasformare una ‘via crucis’ in una ‘via lucis’, una fine in un nuovo inizio ed una vera rinascita da consolidarsi nel tempo.
Anche se nessuno di noi si può augurare di vivere una difficoltà come quella che ho affrontato, sono felice che il problema che ho avuto sia stato il mezzo che mi ha permesso di incontrare persone ‘belle’ come quelle che ho conosciuto e di tornare a casa molto più ricca di quando sono entrata in ospedale, portando con me e custodendo nel cuore le mille declinazioni di un’umanità luminosa che qui ho visto rappresentate e cui vorrei ispirarmi, nel futuro.
GRAZIE INFINITE A TUTTI/E, dal primo all’ultimo/a, non nomino tutti perchè non vorrei fare un torto a nessuno, nella certezza che ognuno rimarrà scolpito/a in eterno nella mia anima, come parte di quello scrigno nel quale trovano posto le persone più preziose della mia vita.
Abbraccio tutti virtualmente, uno a uno, augurando a tutto il personale del Reparto un Nuovo Anno, per quanto possibile, sereno, di rinascita e riscatto per tutti!

Patologia trattata
Adenocarcinoma del colon-retto.

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