Dettagli Recensione

 
Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza negativa

Ho avuto la disavventura di incappare in questo reparto 5 anni fa, ma ritengo utile mettere a disposizione la mia esperienza a quanti siano alla ricerca di informazioni e, magari, sono affetti dalla stessa patologia di mia nonna. Preciso di non poter esprimere giudizi sull'assistenza infermieristica e sulla pulizia del reparto, perché mia nonna non vi è stata ricoverata, ma posso spendere qualche parola sulla competenza dei medici che vi lavorano.
Nell'ottobre 2007 fissai una visita all'ambulatorio di reumatologia presso il reparto di Medicina Generale dell'Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza per mia nonna (all'epoca 80enne), afflitta da artrite reumatoide e da plurime ernie del disco che le procuravano dolori lancinanti e le rendevano problematica la deambulazione. Specifico che mia nonna ha una disfunzione del fegato e delle vie biliari dovute a un ispessimento della bile, che deve essere attentamente valutata nella somministrazione di qualsiasi farmaco: per tale ragione avevo portato tutti i referti e i risultati delle ultime analisi di mia nonna per poterli mostrare al reumatologo.
Dopo aver escluso ogni tipo di intervento chirurgico date la posizione delle ernie e l'età di mia nonna, il reumatologo, tenuto conto della patologia epatica di mia nonna, ritenne opportuno chiedere un consulto dal reparto di gastroenterologia prima di prescriverle una terapia antiinfiammatoria e antidolorifica.
I medici chiamati a consulto, dopo un esame piuttosto sommario degli esami di mia nonna (nemmeno 5 minuti di orologio: e la documentazione che avevo portato era piuttosto "corposa"), ci dissero laconicamente che la situazione del fegato di mia nonna era "estremamente compromessa" e che qualsiasi tipo di terapia farmacologica per l'artrosi avrebbe potuto farla precipitare. Fine consulto. Dopo aver letteralmente inseguito i medici nel corridoio per chiedere ulteriori delucidazioni (mia nonna non avrebbe potuto fare alcuna terapia per i problemi reumatologici? avrebbe dovuto modificare la terapia che già seguiva per il fegato?), questi, visibilmente seccati, mi dissero bruscamente "guardi, con la patologia epatica che ha, se tutto va bene sua nonna ha ancora 6 mesi di vita".
Lo shock di quella "sentenza" inaspettata, la freddezza e la maleducazione dei medici (si può comunicare una notizia di questo tipo a un paziente o a un parente in un corridoio, senza alcun tipo di tatto e di umanità?) e la necessità di assistere mia nonna, che aveva ascoltato tutto, mi resero impotente e mi impedirono di chiedere altre informazioni ai medici. Il reumatologo prescrisse a mia nonna una terapia analgesica "blanda", che a suo dire avrebbe un po' calmato i dolori con un minimo impatto sul fegato.
Il giorno dopo, non rassegnandomi al responso ricevuto a Casa Sollievo della Sofferenza, chiesi un consulto urgente al reparto di Medicina Interna della Seconda Università di Napoli. Ebbene, sono trascorsi 5 anni e mia nonna conduce una vita dinamica e attiva (compatibilmente con gli acciacchi dell'artrite e delle ernie, per i quali segue una terapia ad hoc): la sua patologia epatica non era evidentemente mortale, ma doveva essere soltanto adeguatamente monitorata e tenuta sotto controllo con la giusta terapia farmacologica. Per questo ringrazio il prof. Lucivero, della Seconda Università di Napoli, medico competente e umile e uomo di rara sensibilità, e la sua equipe, che continuano a seguire con serietà e professionalità mia nonna.
Quanto al reparto di gastroenterologia di San Giovanni Rotondo, mi auguro che a nessuno tocchi vivere la mia esperienza e spero che in 5 anni le cose siano migliorate: non solo per la competenza medica, ma anche per l'umanità e la cortesia dei medici. Nel dubbio, se potete, rivolgetevi ovunque ma girate alla larga da questo reparto!
(Per inciso, a Napoli hanno sostituito anche la terapia prescritta dal reumatologo di Casa Sollievo della Sofferenza, perché aveva gravi controindicazioni epatiche... no comment...).

Patologia trattata
Disfunzione epatica e delle vie biliari.

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