Dettagli Recensione

 
Antiulcera
Voto medio 
 
3.5
Efficacia 
 
5.0
Assenza di effetti collaterali 
 
2.0

Aborto spontaneo interno (7° settimana)

Il 24 febbraio ho effettuato la terapia farmacologica con cytotec (via orale, tre pasticche – tre ore di pausa – altre tre pasticche) per via di un aborto spontaneo interno.
Per precise indicazioni dell'ospedale, ero a digiuno dalla sera prima (mi era stato detto di non bere neppure l'acqua).

Come per tante altre donne, anche per me è stata un'esperienza fisicamente piuttosto dolorosa e debilitante.

Non ho provato dolori così atroci da svenire (preciso che quella interrottasi era la mia prima gravidanza, non ho partorito, non so come siano le doglie), ma si è trattato comunque di crampi dolorosi, direi più dolorosi di quelli del ciclo perché ho continuato a sentirli anche dopo aver assunto una tachipirina da 1000 (piccola nota: per fortuna avevo portato le mie, perché ho chiesto un antidolorifico per mezz'ora alle ostetriche, e non me lo hanno portato perché impegnate nel cambio turno...). Non riuscivo a trovare una posizione confortevole, ero stanchissima e soprattutto ho vomitato tre volte nonostante fossi a digiuno (la terza volta avevo in vena la flebo dell'antiemetico... non mi ha fatto nulla, sono dovuta andare a vomitare con tutto il trespolo). Per fortuna già quella prima giornata sono riuscita ad espellere quasi tutto il materiale embrionale, e questo è stato il lato positivo (preciso che nel mio caso c'era da espellere solo la camera gestazionale perché l'ultima ecografia non aveva rilevato la presenza di un embrione. Pertanto, non mi pesava che l'espulsione avvenisse in un water. Se per voi questo aspetto è importante, tenetene conto).

Alle nove e mezza di sera (ero lì, digiuna, dalle sette di mattina) mi è stato chiesto se me la sentivo di tornare a casa. Ho acconsentito e sono stata dimessa.

Sono stata a letto senza poter fare granché per quattro giorni. Da sdraiata non avevo alcun dolore, ma stare seduta, in piedi, o – peggio – fare le scale mi lasciava addosso un senso di spossatezza e faceva partire un dolore molto strano al basso ventre, completamente diverso dai crampi delle mestruazioni. Mi alzavo solo per andare in bagno (ho sanguinato in modo abbondante ma assolutamente non preoccupante per 8 giorni. Di solito il ciclo me ne dura tre...). Al quarto giorno mi sono stufata ed ho iniziato a prendere le tachipirine, e con una da 1000 al giorno sono tornata a sprazzi di vita normale (per fortuna sono libera professionista e lavoro da casa, non credo che sarei potuta tornare al lavoro).

Oggi, a quattro mesi di distanza, mi sono completamente ripresa sotto il profilo fisico (e per fortuna anche sotto quello psicologico). La cavità uterina è risultata completamente pulita quando, dopo 15 giorni, ho fatto una visita di controllo. Il primo ciclo mi è tornato dopo una 30ina di giorni, ed è stato un po' più abbondante del solito. Quelli successivi - regolari com'erano prima della gravidanza – sono stati assolutamente normali.

Non me la sento di dare un suggerimento a chi si dovesse trovare nella nostra situazione (o a chi dovesse scegliere un metodo per l'IVG). A conti fatti è una scelta personale, e per quanto sgradevole il Cytotec non lascia strascichi sul lungo periodo. Mettete in conto, però, che c'è una concreta possibilità di stare male, molto male, per alcune ore, e che la ripresa può essere più lenta rispetto ad un trattamento chirurgico.

Fascia di età
Da 25 a 40 anni
Sesso
Donna
Malattia trattata
Aborto spontaneo ritenuto, 7° settimana di gravidanza.

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