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Marito di paziente
Siamo quasi al cinquantesimo giorno di ricovero di mia moglie.
Operata egregiamente da uno dei migliori chirurghi oncologi che abbiamo a Palermo, forse il migliore in Europa, secondo il mio parere, ha avuto un decorso post operatorio molto difficile e rischioso. Ha preso in sala operatoria una polmonite (e ne è passato di tempo prima che io capissi, o meglio me lo dicesse qualcuno) con versamento pleurico, e per questo è stata oggetto di un bombardamento di antibiotici incredibile.
Ha accusato e accusa ancora nausea e vomito e ad oggi non di sa da che cosa è causato.
Ha fatto una TAC encefalo da cui si è scoperta una metastasi tra cervello e cervelletto, e adesso stanno creando un mezzo casino per organizzare una risonanza magnetica: è passata un'altra settimana, siamo quasi a Natale dal 13 di novembre e mia moglie è ancora li.
Da sottolineare che il personale infermieristico e scarso e poco professionale, dimenticano terapie importanti come le punture di cortisone ed altro; non c'è un medico turnista nei pomeriggi di sabato e domenica in tutto il reparto. E tra l'altro non fanno rimanere nessuno dei parenti, né la notte né tantomeno di giorno, per compagnia e alleviare la noiosa solitudine dell'ammalato.
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