Dettagli Recensione

 
Ospedale C.T.O. A. Alesini
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Unità spinale più spinale che c'è!

A chiunque leggerà questa recensione, probabilmente sarà capitato qualcosa di apparentemente tragico. Non lo è, o perlomeno non così come sembra una volta saputo in terapia intensiva. Non è così tragico se la riabilitazione ed il percorso di reinserimento lo fate al CTO!
Personale competente e abbondante per i pazienti dell'Unità spinale dove, a differenza di centri convenzionati o privati, qui c'è almeno un fisiatra ogni due pazienti: sfido a trovare un'altra struttura con questo tipo di copertura.
Equipe medica di fisiatri fantastica, guidata dal Primario, dott. Pilati, di una competenza enciclopedica, umiltà francescana, professionale e sempre disponibile.
Per non parlare dei terapisti occupazionali (professione che forse non conoscevate prima di leggere questo commento o prima che avvenisse l'evento traumatico), sono persone di gran cuore che insegnano al nuovo carrozzato come ritornare a vivere in maniera dignitosa e a riacquisire le autonomie... se Gesù fosse vissuto nel 2000, sarebbe stato un terapista occupazionale! Fisioterapisti veramente appassionati e dediti alla loro professione e al raggiungimento degli obiettivi per il bene del paziente (recuperare l'uso di quante più parti residue dopo un trauma midollare), della serie: se c'è una minima possibilità di tornare a camminare, state certi che in piedi Ve ce mettono. Logopedisti per tornare a deglutire dopo una bella tracheotomia? Li hanno! Non si fanno mancare niente! Cannula cuffiata o scuffiata? Nessun problema! In due settimane finisce al secchio grazie al Grand e lavoro dei logopedisti! Infermieri tanto divertenti quanto professionali, per ricoveri di 5-6-9 mesi, avere persone che si prendono cura di te perché vogliono oltre perché devono, fa la differenza. Una risata, uno sfogo, una perdita (chi vuol capire capirà), ci sono sempre, senza giudizio, col sorriso e con la vanga. Team di psicologi per il supporto dei pazienti ma soprattutto dei familiari perché, sembra che siamo noi (parlo da paziente ricoverato 6 mesi), i traumatizzati ma stanno peggio i familiari (probabilmente tu che stai leggendo). Detto ciò spero di essere d'aiuto e di conforto ma sappiate che finché c'è vita c'è speranza, basta la salute e un paio de gomme nove e poi gira tutto Er monno!
Non andate girando in cerca di falsi dèi, andate al CTO e state tranquilli!

Patologia trattata
Paraplegia d4.

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