Dettagli Recensione

 
Ospedale Branca di Gubbio
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Parto naturale difficoltoso

Ho partorito a fine estate 2020. Nonostante il periodo Covid e le restrizioni, nonostante l'epidurale non si potesse fare, ho deciso di affidarmi all'ospedale di Branca ad occhi chiusi, dati tutti i commenti positivi sui metodi, su ginecologi, ostetriche e quant'altro.
Partiamo dal presupposto che la ginecologa che mi ha avuta in cura non mi ha mai visitata, mi ha soltanto presa in carico informaticamente nel momento in cui ho deciso di partorire a Branca, nè tanto meno è venuta a vedere come stavo o come stava mio figlio. L'unico ginecologo umano dell'ospedale di Branca, da cui mi sono recata privatamente alcune volte, è stato il dottor Tulli, che ringrazierò infinitamente per le premure e le spiegazioni dettagliate. Ci tengo a precisare che se non fosse stato per le ostetriche TIROCINANTI, forse avrei pianto tutto il tempo della mia permanenza all'ospedale di Branca. Nessun problema con l'inizio del ricovero, rotte le acque a casa (3 giorni dopo scollamento delle membrane che ho richiesto io, perchè non ce la facevo più con il peso del pancione) mi sono immediatamente recata in PS ed immediatamente mi è stato fatto il tampone. Hanno fatto salire il mio compagno che mi ha aiutata con la valigia senza fargli tampone e poi è stato mandato a casa. Erano le 14.00, avevo contrazioni ma erano sopportabili, anche se ravvicinate. Ero in stanza da sola con la tv a farmi compagnia. Ogni tanto arrivavano le ostetriche a fare il tracciato e mi dicevano che non ero in travaglio, ma la dilatazione era di 4 cm. Alle 22.30 iniziano i dolori atroci, sempre da sola, intanto nella stanza accanto alla mia torna una paziente con in braccio la bambina fresca di parto, quindi immaginatemi a terra con dolori lancinanti con la paura di disturbare senza poter sfogare in qualche modo il mio dolore. Ero completamente da sola. Chiamo ripetutamente le ostetriche, che continuavano a ripetermi che non ero in travaglio e non potevano chiamare il mio compagno. Alle 3.00 inizio a urlare perché avevo perso completamente il controllo. Arriva l'ostetrica palesemente arrabbiata, io mi ero denudata completamente e mi è stato detto di rivestirmi e che, nonostante secondo loro non fossi in travaglio, avrebbero chiamato il mio compagno, che arriva dopo 15 minuti circa ed io intanto avevo iniziato a spingere in camera da sola... Le ostetriche erano allibite perché secondo loro non era possibile partorissi, così mi controllano l'apertura (che avevano controllato solo una volta) ed ero completamente dilatata e stavo davvero partorendo. Mi portano in sala parto con il letto, io ho spinto per un'ora e mezza e chiedevo di aiutarmi in qualche modo, con il gas, con episiotomia per paura della lacerazione, o di farmi il cesareo perché non usciva. Loro mi dicevano: " ma tu sei matta". Ho urlato con tutto il fiato che avevo in gola, mi sono vergognata per chi poteva sentirmi e alla fine è nato" 4 kg e 350! Il mio primo parto. La placenta è uscita e si è rotta, mi hanno fatto secondamento manuale, un dolore atroce! Ovviamente lacerazione grave con 30 punti anche intorno all'ano, ed ho sentito anche il dolore dei punti, specialmente gli ultimi 5.
Mio figlio non si attaccava, lo portavano continuamente via a fare dei check up, solo il giorno dopo mi è stato riferito che aveva una sofferenza cardiaca che sarebbe sparita (dovuta alla fatica a nascere). Non mangiava avevo solo poche gocce di colostro, chiamavo le ostetriche che palesemente scocciate mi strizzavano i seni e cercavano di farlo attaccare in tante posizioni, quando non ci riuscivano mi dicevano che dovevo pur aver imparato qualcosa di quello che mi facevano vedere e che dovevo fare da sola. Una notte ha pianto tantissimo e ho implorato dell'aggiunta e per fortuna la tirocinante me l'ha concessa. A casa poi mia mamma mi ha aiutata con dei paracapezzoli e mio figlio si è attaccato subito per fortuna, sennò avrei perso la possibilità di poter allattare al seno. Sono stata tanto in ospedale, più di una settimana, piangendo spesso. Avevo dolori fortissimi all'osso del sedere e alle ginocchia, non riuscivo a stare nè sdraiata nè seduta. Non riuscivo a farmi una doccia perché nessuno veniva a controllarmi il bambino, era permesso al mio compagno di venire un'ora nel momento dei pasti (quindi o mangiavo, o mi lavavo). Tornata a casa, dopo una lastra mi è stato detto che avevo l'osso sacro spostato e incrinato.. Mi ci sono voluti 60 giorni per riprendermi del tutto.
Esperienza bruttissima che non ripeterei mai, specialmente all'ospedale di Branca.

Patologia trattata
Parto naturale.

Commenti

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Inviato da Angelica
11 Febbraio, 2022
Temo che le ostetriche di cui parli siano le stesse in cui mi sono imbattuta io!
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