Dettagli Recensione

 
Policlinico Luigi di Liegro di Roma
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Recensione negativa

Mia mamma, trasferita dal pronto soccorso del Grassi (per mancanza posti) con scompenso cardiaco, insufficienza respiratoria, polmonite, battiti accelerati (130/140) ed emoglobina bassa, a 7 giorni dal ricovero non le hanno ancora fatto nulla tranne farle l'antibiotico! Ha dei piedi che sono deformati per quanto sono gonfi... Iniziando dalla visita d'ingresso che nessuno le ha fatto (quindi nessuno sa cosa abbia esattamente), nessuno ha chiesto informazioni, nessuno ne vuole. I medici li ho trovati mai disponibili, per parlare nei colloqui è una impresa. Il personale infermieristico è di una maleducazione da non credere, la parola umanità non sanno nemmeno cosa significhi. Nell'ora dei pasti nessuno si degna di aiutare quei poveri vecchietti che non possono allungare nemmeno una mano, restando quindi senza cibo...

Patologia trattata
Scompenso cardiaco, battiti accelerati.

Commenti

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Inviato da Patrizia
31 Ottobre, 2019
Ciao, hai pienamente ragione!!! Mia madre è stata ricoverata ad inizio settembre, sempre trasferita dal Grassi perchè aveva bisogno di ulteriori indagini neurologiche. Ci è rimasta per 9 giorni e io ero lì sia per la prima entrata che per la seconda, ho assistito quindi a 14 pasti tra pranzo e cena. A parte che il cibo è immangiabile (polpette da tagliare con il coltello per quanto sono dure e portate per tre giorni di seguito, perciò il secondo e il terzo giorno erano avanzi; e un altro giorno riso lesso e sciacquato praticamente sapeva di acqua del rubinetto), su 14 pasti solo due volte c'è stato qualcuno che girava per vedere se c'era qualcuno che avesse avuto bisogno di essere aiutato a mangiare. Se non si aiutavano tra malati potevano anche restare digiuni. Quando andavano di corpo e avevano bisogno di essere cambiate, dovevano aspettare che iniziasse il giro, per mia madre un giorno li ho chiamati alle 17.20 ma sono venuti dopo le 19,00. Un giorno che le si era rovesciata addosso la boccetta dell'acqua e le ho chiamate per farle cambiare sia il letto che la camicia da notte e la canottiera, le hanno cambiato solo le lenzuola, il cambio pulito che avevo messo sulla spalliera lo hanno rimesso nell'armadio e l'hanno lasciata solo con la canottiera bagnata che intanto le si è asciugata addosso. Alcune persone del personale sono di una maleducazione unica, soprattutto una dottoressa che si preoccupava se avevi o no il permesso di restare anche fuori orario, tanto che anche quando mia madre era in coma mi ha detto di accomodarmi fuori perché non avevo il permesso di restare lì... Poi mia madre è morta.
Inviato da Stefano De Santis
12 Marzo, 2020
Confermo quanto detto dalla signora…
Mio padre trasferito ieri per affaticamento respiratorio e versamento pleurico, è stato abbandonato nella stanza e a causa delle restrizioni del momento. Noi non abbiamo potuto neanche vederlo. Notizie non ce ne hanno date. Parlare con i medici solo via telefono, ma non risponde nessuno. Questa mattina ha suonato il campanello perché immobilizzato a letto e aveva fatto i bisogni… sono passati dopo un'ora e mezza. Mangiare gli hanno dato il pasto freddo perché è stato pulito prima il bagno. Abbiamo portato il materiale e un'infermiera l'ha preso e l'ha portato in stanza, ma quando ho chiesto se potevo avere i panni sporchi indietro mi ha detto "HO DA FARE"... tenendo conto che noi non possiamo entrare… Inoltre ad oggi hanno fatto solamente un emo-gas e cambiato la maschera di ossigeno. Pur comprendendo il momento "particolare" in cui ci troviamo… ritengo che l'umanità e la pietà propria del corpo infermieristico (e ne ho visti tanti tanti) dovrebbe restare la stessa, anzi, aumentare...
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Francesca
30 Giugno, 2020
Confermo anche io quanto detto qui sopra. Ancora non si può entrare per il Covid-19, e siamo al 29 giugno... Non mi pare che qui a Roma sia così restrittiva la cosa... Mia zia, ricoverata dal S. Carlo giovedì mattina perchè non c'era posto, è entrata con le sue gambe e non ne è più uscita. Non è stato possibile parlarle, nè vederla... Non sentendola più per telefono abbiamo cercato di metterci in contatto con l'Ospedale, dopo mezz'ora la dottoressa che la seguiva ci ha chiamati dicendoci che "la signora era molto peggiorata" dalla mattina stessa. Ci ha detto di andare in ospedale, ma non abbiamo fatto in tempo. Ci hanno richiamato dopo 15 minuti che "la signora purtroppo era deceduta".
Ancora non sappiamo niente, non conosciamo i motivi. Una cosa è certa. Non finirà qui però...
Pessima struttura.
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