Dettagli Recensione

 
Ospedale di Montebelluna
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Era giusto chiuderlo

Dopo un giorno ed una notte di dolori alla schiena e gamba, trattati con muscoril e voltaren come da consiglio della Guardia medica, sono stato costretto a portare mia moglie al pronto soccorso più vicino, quello di Montebelluna, dove siamo arrivati domenica mettono alle 7,50.
Il P.S. era vuoto (che fortuna ci siamo detti) e, come confermato dall'accettazione, eravamo i primi quel giorno.
Risultato: 1 ora di attesa e solo dopo mia richiesta di spiegazioni mia moglie é stata chiamata. Prelievo del sangue per epidurale che avrebbe curato il dolore, ci viene detto di attendere 1 ora per i risultati dell'esame, che poi l'avrebbero praticata subito viste le sue condizioni... Dopo 4 ore passate su una panca e senza nessun aiuto antidolorifico (almeno a casa avrei potuto somministrare qualcosa) é stata finalmente considerata. Specifico che nelle ore d'attesa sono arrivati solo 2 codici d'urgenza superiori.
Totale mancanza di gentilezza in accettazione (momento in qui avresti più bisogno) non solo nei nostri confronti, ma anche nei confronti di tutti quelli che sono arrivati dopo, totale mancanza di una qualche forma di pre-assistenza e/o conforto, inadeguatezza del personale e organizzativa. Ore di ulteriore attesa per chiudere la pratica. Disastro su tutti i fronti per una struttura nuovissima.
Chiudo aggiungendo che per una situazione analoga e precedente, al Pronto Soccorso di Feltre, l'esperienza é stata piacevolmente opposta: complimenti a loro e al loro direttore.

Patologia trattata
Sciatalgia (diagnosticata da un'infermiera: da quando le infermiere possono far diagnosi? Ed in ogni caso, non si valuta anche la situazione del grado di dolore?).

Commenti

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Inviato da davide
28 Mag, 2014
Gentilissimo, mai sentito parlare di see and treat? E' un sistema adottato da regioni quali emilia romagna e toscana (tratto da altri paesi europei ed extraeuropei) in cui l'infermiere gestisce i codici bianchi. Lei quando ha la febbre e prende la tachipirina, per prendere questa decisione ha dovuto laurearsi in medicina? Questo per far comprendere che ci sono diverse patologie "facili" da trattare e standardizzabili che il personale infermieristico può assolutamente trattare. Non a caso per esercitare la professione d'infermiere il requisito d'ingresso è una laurea di 3 anni, per poi proseguire con una laurea magistrale (5 anni universitari), per poi proseguire con un dottorato di ricerca (8 anni di università). Le competenze di un infermiere sono diverse rispetto ad un medico, ma se sua moglie è stata visitata e gestita da un'infermiera, significa che era assolutamente in grado di farlo. Ha ragione quando doveva indagare il grado di dolore, non le ha domandato "quanto" forte era? Cordialità.
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