Carcinoma basocellulare (o epitelioma basocellulare)

Carcinoma basocellulare (o epitelioma basocellulare)

A cura di: Dott. Luigi Sabino, Dirigente Medico Otorinolaringoiatria Policlinico Universitario Sant'Andrea di Roma

GENERALITÀ. Il carcinoma basocellulare (o epitelioma basocellulare, o basalioma) rappresenta la forma più comune di tumore della pelle nella categoria dei tumori cutanei non melanotici. A malignità locale e assai raramente metastatizza al di fuori della sede iniziale, è un cancro a lento accrescimento e derivante da cellule simili a quelle dello strato basale dell'epidermide, da cui il nome. Nonostante la metastasi sia rara, la crescita locale può essere molto distruttiva e deturpante. I tipi di carcinoma basocellulare che si incontrano più comunemente sono: basalioma piano cicatriziale, basalioma nodulare, basalioma superficiale, basalioma ulcerativo, basalioma pigmentato. La scelta del trattamento si basa sul tipo, dimensione, posizione e profondità di penetrazione del carcinoma, oltre che sulle condizioni generali di salute del paziente. Quasi il 25% dei pazienti con un'anamnesi positiva per carcinoma a cellule basali, sviluppa un nuovo epitelioma basocellulare entro 5 anni dal carcinoma originale.

CAUSE. La causa più comune è l'esposizione continuata nel tempo ai raggi UV (danno attinico), di conseguenza è facile riscontrare il basalioma sulle aree del corpo più esposte al sole, come il viso, il collo, il dorso delle mani, le braccia, la schiena ed anche il cuoio capelluto nelle persone calve. Particolarmente a rischio sono i soggetti con pelle e capelli chiari, con occhi verdi, azzurri o grigi.

SINTOMI. Il carcinoma basocellulare si manifesta con un segno sulla pelle visibile a occhio nudo, con particolari caratteristiche e con differenti aspetti morfologici. Clinicamente può manifestarsi come: placca rossastra a margini definiti; piaga ulcerata che si copre di una superficie crostosa (a volte anche sanguinante) che tende a non guarire; escrescenza di colore rosa; lesione nodulare di piccole dimensioni, lucente e solida; placca infiltrata, simil-cicatriziale. Inizialmente la lesione è di dimensioni ridotte ma poi, con il tempo, può assumere dimensioni notevoli ed estendersi in profondità.

DIAGNOSI. Una diagnosi quanto più precoce possibile resta fondamentale. L'esame fisico è seguito dalla rimozione di un campione di tessuto per effettuare i test (biopsia). Può essere indicata, per le lesioni più piccole, una biopsia escissionale per ottenere una diagnosi precisa e l’immediata guarigione clinica.

TERAPIA. E' innanzitutto importante che il trattamento avvenga quando la lesione è ancora di dimensioni contenute. Nelle forme iniziali superficiali può rivelarsi sufficiente l'asportazione con metodiche fisiche (crioterapia, diatermocoagulazione, curettage ed elettroessicazione, terapia fotodinamica), soprattutto quando si è davanti a basaliomi multipli. Solitamente il trattamento chirurgico precoce è comunque il più utilizzato, in special modo in caso di basalioma singolo, e consente l'esame istologico del pezzo. Spesso per neoplasie più estese, si rende necessaria la ricostruzione mediante innesti o lembi di vicinanza./span>