Nefrologia Casa Sollievo della Sofferenza

Nefrologia Casa Sollievo della Sofferenza

 
2.6 (2)
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Il reparto di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Generale Regionale Casa Sollievo della Sofferenza IRCCS di San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia, situato in Viale Cappuccini 1, ha come Direttore Responsabile il Dott. Filippo Aucella. Il reparto, Centro Interregionale di riferimento per la sorveglianza, la diagnosi e la cura delle Porfirie, è una struttura complessa che svolge attività di assistenza al paziente nefropatico tramite degenza in reparto, visite ambulatoriali, trattamenti sostitutivi dialitici e monitoraggio periodico dei portatori di trapianto renale. La Biopsia renale rappresenta la procedura diagnostica esclusiva nel settore diagnostico nefrologico e viene applicata soprattutto per caratterizzare nefropatie immunologiche per gi adeguati protocolli terapeutici. L'organizzazione dell’attività clinica è svolta per gruppi dedicati a differenti tipi di nefropatie e problematiche ad esse legate. Per quanto riguarda il servizio Dialisi, la struttura garantisce la terapia sostitutiva della funzione renale nei pazienti uremici acuti e cronici ricorrendo alla Dialisi extracorporea o Emodialisi ed alla Dialisi intracorporea o Dialisi Peritoneale. Fanno parte dell'equipe medica di reparto i dirigenti medici Dott. Francesco Biancofiore, Dott. Antonio Cicchella, Dott. Francesco Damiani, Dott. Antonio Del Giudice, Dott. Giuseppe Di Giorgio, Dott. Antonio Gesuete, Dott.ssa Rachele Grifa, Dott. Claudio Guida, Dott.ssa Filomena Miscio, Dott. Vincenzo Lauriola, Dott. Matteo Piemontese, Dott. Michele Prencipe, Dott. Antonio Scarlatella, Dott. Giuseppe Valente, Dott. Michele Vergura.

Recensioni dei pazienti

2 recensioni

Voto medio 
 
2.6
Competenza 
 
1.0  (2)
Assistenza 
 
2.5  (2)
Pulizia 
 
4.5  (2)
Servizi 
 
2.5  (2)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
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Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Insufficienza renale

Il pronto soccorso manda mio padre in nefrologia con creatinina a 4.5. Premetto che mio padre entrava anche con gambe gonfie e con patologia di mieloma multiplo in remissione (almeno così ci dicevano sempre). La dottoressa che ci accoglie ci dice che basteranno solo pochi giorni per poi far rientro a casa. Durante la permanenza succede di tutto. Mio padre parte con la cura di Lasix per cercare di sgonfiare le gambe e di farlo urinare(premetto che prima di essere ricoverato urinava); tutto ciò a dosi molto alte, tanto da rendergli l'uso della parola difficoltoso e tanto da provocargli forti tremori. Quindi passano al secondo tentativo con l'intervento di nefrostomia, che consiste nel bucare l'uretere per permettere di urinare; questo intervento provocherà un crollo irreversibile a mio padre, che perderà per quasi 2 settimane continuamente sangue dal catetere... Alla fine si decide di fargli fare la dialisi per permettere ai reni di rifunzionare, ma questo sarà un ulteriore fallimento: mio padre muore circa 10 giorni dopo, ci dicono per arresto cardiaco dopo la rianimazione. Notizia che ci è stata comunicata dal dott. Guida in maniera fredda e distaccata.

Patologia trattata
Insufficienza renale.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

Ecografia

Soffro da anni di renella al rene destro, che mi ha causato un serio blocco urinario; ho prenotato una ecografia e visita nefrologica affrontando 450 km., con vari disagi. Quando mi sono presentata al reparto, durante l'esecuzione dell'ecografia il dottore e la sua assistente sono stati piuttosto maldestri. A questo si aggiunge che non ha dato importanza ai calcoli presenti al rene destro, che affermava con l'assistente che si vedessero in gran numero, ma anziché evidenziare il vero problema, mi ha evidenziato un problema inesistente, suggerendomi di fare una visita urologica, mentre lui stesso durante l'esame aveva parlato di problemi al rene destro. La visita è risultata inutile, quando il mio problema era proprio di natura nefrologica in quanto la renella ostruisce il passaggio dell'uretra, con rischio di blocco renale.
Inoltre durante l'esame non mi hanno messo a mio agio, non dicendomi quando poter rilassarmi, lasciandomi trattenere il fiato oltre misura, seccati entrambi per la mia poca collaborazione, mentre ho fatto in altre strutture lo stesso esame, e si sono sempre complimentati per la mia disponibilità..
Conclusioni: hanno concluso che avevo un problema alla vescica, che dovevo rivolgermi all'urologo, a cui io mi sono rivolta senza risolvere il problema.
Invece ora che la renella per fortuna è stata eliminata, sto meglio. Ma non grazie a lui.

Patologia trattata
Ecografia addome inferiore per difficoltà urinaria.