Dettagli Recensione

 
Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Esperienza personale deludente

Tutto ciò che viene proposto nel corso introduttivo alla nascita non rispecchia ciò che in realtà avviene in reparto. Dopo il parto non c’è stata nessuna figura che, armata di pazienza, facesse il giro delle stanze per verificare l’allattamento ed eventuali problemi. Ad ogni turno i consigli che ci venivano dati erano discordanti dai precedenti. Umanità pari a zero di alcune infermiere del nido. I bambini sono tenuti al nido neanche fino alle 6.00 di mattina, invece che fino alle 7.00. Ringrazio vivamente la pediatra Benigni che in fase di dimissione mi ha aiutata a risolvere i problemi legati all’allattamento.
Una nota di merito va all’ostetrico Paolo Foschi dell’ambulatorio: senza di lui in tante ci saremmo sentite perse. Disponibile per ogni dubbio, controllo di punti, fastidio. Fa più di quello che farebbe un qualsiasi altro ostetrico.

Patologia trattata
Parto naturale.

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Inviato da Miriam
17 Ottobre, 2021
Ultimo aggiornamento:
17 Ottobre, 2021
Io ho partorito in questo ospedale il 18/09/2021. La mia esperienza non è stata del tutto positiva. Sono arrivata in pronto soccorso con il sacco già rotto e perdita di liquido amniotico verso le 19.00 e sono stata attaccata al monitoraggio per circa 1 ora, dopodiché sono stata visitata dal ginecologo per espletare le pratiche. Nonostante avessi con me tutti gli esami e avessi già fatto il colloquio per la donazione delle cellule staminali, è stata data poca importanza a questo dettaglio e non è stato preso il foglio rilasciatomi al colloquio.
Esperite le pratiche, mi hanno fatto attendere in sala d'aspetto per circa 1 ora, dopodiché sono stata invitata ad andare in una stanza (circa alle 20.30) dicendomi di recarmi in sala parto per farmi visitare. Ovviamente del tutto lasciata da sola (fortunatamente non avevo mandato via il mio compagno come mi era stato suggerito). Mi sono recata in autonomia in sala parto per le visite, terminate circa alle 21.00. Oltre all'ostetrica che ha poi seguito il mio parto, c'erano varie specializzande che a turno mi hanno visitata, una visita "didattica". Quindi mi è stato detto di tornare in stanza e starci per un'altra oretta e poi tornare se le contrazioni fossero aumentate (ero già con parto aperto di 5 cm.). Specifico che non sono stata messa in reparto maternità, ma in una stanza qualsiasi nei pressi della sala parto, per cui nessuna ostetrica passava a controllare la situazione, completamente affidata alle mie valutazioni. Quando ho ritenuto di dover tornare in sala parto, mi ci sono recata e sono stata a quel punto portata nella sala vera e propria. Ho specificato di essere donatrice di staminali, ma non trovavano il mio consenso (non era stato preparato durante il colloquio, nonostante lo avessi esibito). Non mi è stato chiesto se avessi preferenze per il parto o il travaglio. Ho ricevuto l'epidurale, che forse non ha fatto nemmeno effetto dato che il mio parto è stato molto precipitoso. Ho dovuto implorare che venisse fatto entrare il mio compagno che era stato "dimenticato" fuori... "ma perché il padre assiste?" - mi è stato chiesto dopo la mia ennesima richiesta. Padre che è entrato quando ero già in fase espulsiva... Non mi è stato spiegato il motivo per cui a un certo punto è stata usata la ventosa con annessa episiotomia (e conseguente trauma nel perineo post parto) e anche le spiegazioni a mia richiesta alla dimissione sono state molto vaghe. Era davvero necessario? Stava precipitando la situazione? Non so.
La bambina non è stata attaccata immediatamente al seno, dopo un primo rapido contatto non l'ho vista per 4/5 ore. Non essendo in reparto maternità non c'erano infermiere che giravano a controllare se dopo il parto stessi bene.. Ho dovuto chiedere di vedere la mia bambina. E... Mi è stata portata un'altra bambina che ho attaccato al seno per la prima poppata!!! Essendo le 4.00 di mattina e avendo la stanza in penombra ed essendo stanca e dolorante per il parto, me ne sono accorta solo dopo circa 30 minuti, il telefono per chiamare il nido non era raggiungibile (con i punti appena messi non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto o girarmi) e ho dovuto chiamare un infermiere del piano per dire che non era mia figlia! Dopo le scuse ho dovuto richiamare il nido dopo altri 30- 40 minuti per chiedere che mi fosse portata la mia bambina, che alla fine è arrivata.
La stanza dove ero era molto stretta e il bagno non era assolutamente adeguato a una partoriente (es. Bidet anziché doccetta... Dopo un parto vi invito a sedervi su un bidet), all'alba eravamo due mamme con relative cullette in una stanza minuscola in cui non avevamo spazio nemmeno per aprire le valigie. Siamo rimaste lì due giorni. Gli infermieri sono stati molto gentili, le visite di controllo medico invece quasi inesistenti, un minuto al volo, due domande e via, neanche un controllo ai punti o altro fino alla dimissione. Per mangiare non avevamo neanche posto per posare i vassoi e per cambiare i bambini dovevamo poggiarli sul letto e andare in bagno per bagnare il cotone... Due giorni molto difficili. Il terzo giorno siamo state trasferite al reparto maternità ed è andata meglio, attrezzato per le partoriente e i bambini con molte ostetriche che controllavano peso e allattamento. Ma per i primi due giorni solo toccata e fuga un paio di volte al giorno dalle infermiere del nido e visite volanti dei pediatri.
La mia bimba aveva un problema di bilirubina e veniva controllata spesso. Non mi è stato specificato di attaccarla il più possibile ma solo a richiesta. L'ultima notte è stata messa sotto la lampada. La mattina seguente, al momento della dimissione (con riserva) ho espressamente chiesto come mi dovessi comportare e cosa dovessi fare. Risposta del pediatra : allattamento a richiesta, se vuole dargli una regola ogni 3/4ore... Non mi è stato invece detto (come avrebbero dovuto) "signora la bambina deve mangiare spesso, siccome la bilirubina porta sonnolenza, se vede che la bimba non mangia gli dia tot grammi di aggiunta ogni 3 ore massimo"... E infatti la bimba per molte ore non è riuscita a mangiare e mi sono trovata a casa di sera senza latte artificiale né un tira latte a disposizione in caso di necessità ed urgenza (come si è verificata). Risultato? Ho dovuto chiamare l'ospedale alle 22 mentre cercavamo una farmacia notturna in cui rimediare tira latte e latte in formula da dare in emergenza e dal nido mi dicevano (al contrario delle indicazioni datemi la mattina) che la bambina doveva mangiare tot grammi ogni tot ore. Se non fosse stato per il mio istinto di madre sarei dovuta tornare in ospedale in piena notte con tutti i dolori e i punti! Dopo 1 giorno al controllo al nido la pediatra mi dice di fare doppio peso tutta la settimana e assicurarmi che la bambina mangiasse un tot al giorno per mantenere la bilirubina bassa. Ossia quello che non mi ha detto il pediatra alla dimissione nonostante la mia richiesta "dottore mi dica esattamente cosa devo fare".
Non dubito affatto della bontà della struttura e dei servizi, ma la mia esperienza non è stata del tutto positiva.
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