Dettagli Recensione

 
Ospedale Garibaldi Nesima di Catania
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Sfogo

Alla fine dell'anno 2010, esattamente il 29 dicembre 2010, mio marito è stato ricoverato per l'ennesima volta nel reparto di oncologia dell'ospedale di Nesima (primario Bordonaro Roberto); premetto che soffriva da circa 2 anni di dolori ossei essendo affetto da una patologia grave: carcinoma prostatico con metastasi ossee diffuse, ed era seguito dal dr. Bordonaro.
Purtroppo i dolori si sono accentuati in quei giorni di festa e il DOTT. BORDONARO NON ERA REPERIBILE IN NESSUNO MODO, LE MIE CONTINUE TELEFONATE AL SUO CELLULARE ERANO STATE VANE ESSENDO CONTINUAMENTE SPENTO.
Io ritengo che i medici dovrebbero essere a disposizione dei loro pazienti 24 ore su 24, perchè quando si tratta di una visita intramoenia loro sono sempre presenti...
Ma la cosa che più mi ha sdegnata è il fatto che il reparto sia costituito da personale non qualificato, in quanto avevano già buttato la spugna dicendo che non c'era più nulla da fare (e NEL FRATTEMPO IL DOTTOR BORDONARO ERA LATITANTE).
Noi poveri familiari cosa dobbiamo fare? Veniamo trattati a pesci in faccia dal personale infermieristico, alquanto arrogante e maleducato. In quei giorni avevano provato ad inserire un catetere perchè mio marito non poteva alzarsi dal letto e, dopo un giorno, urinava sangue; le pillole non poteva più ingoiarle e così una infermiera gliele spezzava..
INFINE MIO MARITO MORì IL 18 GENNAIO 2011 DOPO QUASI 20 GIORNI DI AGONIA IN UN REPARTO PER MALATI TERMINALI, DOVE IL DOTTOR Mazzarino AVEVA DECISO DI TRASFERIRLO.
Il nostro dolore è talmente grande che non posso spiegarlo in queste poche righe, non passa giorno dove io non penso a mio marito ed ha quello che ha sofferto ed ho una rabbia cieca.
La sala lussuosa dove il suddetto primario visita i suoi pazienti è sfarzosa, realizzata in modo sontuoso, riccamente arredata, decorata con tende e suppellettili; MA CHI SE NE FREGA DEL LUSSO: I PAZIENTI DESIDERANO IL CALORE UMANO, UNA MANO CHE STRINGA LA LORO E SOPRATTUTTO ESSERE REPERIBILI ANCHE NEI GIORNI DI FESTA.
NON POSSO PIU' SCRIVERE PERCHè HO LE LACRIME AGLI OCCHI, CREDETEMI è TROPPO DOLOROSO PERDERE UNA PERSONA CARA IN COSì TANTA INDIFFERENZA.
Cordiali saluti.

Patologia trattata
Carcinoma prostatico con metastasi ossee diffuse.

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