Dettagli Recensione

 
Ospedale Maggiore di Trieste
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Considerazioni sul reparto

Sono stato “assegnato”, con un'assegnazione triennale rivolta a pubblici dipendenti per le finalità volte al “ricongiungimento familiare”, presso l’Unità Geriatrica della sede di Trieste.
Con la seguente recensione, colgo l’occasione in questo frangente di inviare un saluto a tutto il personale dell’Unità Geriatrica del Maggiore di Trieste, di cui lo scrivente è stato operatore sanitario.

Mi soffermo sull’organizzazione dipartimentale geriatrica, realtà in cui ho messo piede, parlando prima ancora di lavoratori professionisti donne e uomini che, in un momento così drammatico e in nome del senso del dovere, si sono fatti carico di un peso enorme, sia professionale che umano, lavorando non senza difficoltà e rendendosi disponibili a fronteggiare tutte le esigenze che la situazione e il caso ha richiesto, estremamente posso affermare che è stato tutto mutevole nei luoghi e nei tempi spesso repentini;

Ognuno ha messo in campo la propria professionalità, sempre rivolta al bene del paziente oltre che al puro senso del “dovere di ufficio”, MEDICI e PARAMEDICI nonostante le tute, il sudore e la nuova modalità di lavoro che questa situazione ha richiesto hanno cercato l’inverosimile del livello di attenzione, già normalmente alto per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori ma soprattutto dei degenti; a questo si aggiunga il carico emotivo pesantissimo, un macigno che, insieme alla preoccupazione per le proprie famiglie ed i propri cari, ha rischiato di schiacciare tutti, ma che tutti sono stati in grado di sopportare e avallare su tutto.

Si sono fronteggiati carichi di lavoro su turnazioni non sempre rispondenti alle normali turnazioni; mi riferisco alle soppressioni dei riposi sporadiche :) e alle malattie sorte per coprire o rimpiazzare all’ultimo minuto personale già operante nello stesso reparto con medesimo personale; comunque è andata! Tutto è stato eseguito rispondendo al meglio che si poteva!

Ora più che mai provvisoriamente per mia volontà esclusiva sono al di fuori di quel contesto e dall’ambito di tipo sanitario (per il tempo strettamente necessario in quanto padre super impegnato saltuariamente faccio quello facevo prima di intraprendere sto lavoro), sento di esprimere tutto il mio sentimento di gratitudine rivolto ad infermieri, medici, specializzandi, Operatori, Coordinamento e Responsabili dipartimentali, tutte persone che ho avuto modo di incontrare e conoscere dal primo 1° giorno di lavoro sino all’ultimo day di servizio; porterò ognuno di loro non solo per la propria competenza professionale, ma soprattutto perché dall’alleviare dolori tipicamente degli ambienti ospedalieri spesso si rivestivano in ruoli d’attore, infondendo serenità per quei pazienti spesso divenuti “orfani” fuori dalle mura delle proprie case. Queste condotte aziendali restano nelle corsie ospedaliere e sono difficili da riportare in 4 righe, pertanto resto sempre più convinto che “la migliore assistenza sanitaria realistica” non è solo il frutto di bilanci aziendali da super manager, o turn over 100% o 200 %; e, così come gli obiettivi da raggiungere già prefissati anticipatamente, anche le condotte dei medici che vivono e risiedono nelle corsie degli ospedali restano negli anni nell’impercettibilità se non si ha mai avuto modo di vivere la corsia o di vivere in un reparto.

Patologia trattata
Nessuna.

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