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Poco meno di un mese fa sono stato ricoverato d'urgenza a causa di aderenze (dovute a precedenti interventi) che mi hanno generato un improvviso blocco intestinale.
Mi corre l'obbligo di ringraziare tutti gli operatori sanitari del presidio ospedaliero Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli poiché, a partire dal personale del pronto soccorso, sono stati tutti molto solerti nell'esaminare la mia situazione emergenziale e nel decidere il da farsi. In quel momento, poi, sono stato particolarmente fortunato perché mi ha operato il Dottor Gianluca Borgia, un chirurgo attento, professionale e umano, che ha affrontato la mia delicatissima operazione con enorme successo, mettendo in salvo la mia vita: nonostante la necessità di tagliare un metro di intestino andato irrimediabilmente in necrosi, la sua professionalità ha scongiurato l'aggiunta della sacca esterna. Non solo: la sua empatia è emersa anche nei giorni della mia lungodegenza in ospedale, visitandomi con frequenza, controllando che tutto volgesse al meglio e scambiando anche qualche parola con me.
Ringrazio inoltre le Dottoresse (di cui non ricordo il nome) e in particolare il giovane Dottor Antonio Prestera, parte dell'equipe operatoria guidata dal Dottor Borgia: nei giorni successivi anche il Dottor Prestera mi ha sostenuto, spronandomi ad alzarmi dal letto e a riprendere poco a poco il movimento muscolare, nonostante mi sentissi ancora debole.
Infine ringrazio gli infermieri e gli oss che, oltre a svolgere il loro lavoro con molta pazienza, hanno sopperito anche, in una stanza con tapparelle malfunzionanti, alla grave obsolescenza dei letti con materassi affosati, con l'inclinazione regolabile con la manovella (!) e privi di un aggrappo per sollevarsi (ma questi ultimi aspetti aprono a riflessioni di altro genere...).