Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Treviso
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Una clinica d'altri tempi da dimenticare

Ciò che sto per scrivere riguarda questa struttura fino all'anno 2009/2010.
La Casa di Cura "Villa Park Napoleon", o meglio la clinica psichiatrica di Preganziol (TV), consisteva in un complesso comprendente gli spazi di una villa veneta, un padiglione nuovo e un parco.
Questi luoghi non erano affatto predisposti per favorire eventuali attività: il paziente, una volta accolto, rimaneva solo, poteva usufruire della camera da letto (singola o con più letti), dei servizi, del salone e del giardino. Non esisteva alcuna forma di privacy: in qualunque momento il personale infermieristico si avvaleva della facoltà e del dovere di entrare ovunque senza aver prima instaurato un dialogo e aver posto domande utili per capire le esigenze dell'utente.
E' da precisare che, nel corso degli anni il numero del personale incaricato ad assistere i pazienti è diminuito e peggiorato nella qualità, rendendo i periodi di ricovero ancora più lunghi, a condizione che i familiari fossero disposti di giorno in giorno a far visita al proprio caro per fornirgli l'aiuto morale e fisico necessario per arrivare alle dimissioni.
L'équipe medica era composta dal primario direttore U. Dinelli e da altre figure mediche. Carenti o assenti erano gli psicologi-psicoterapeuti, educatori, assistenti sociali e altro.
La giornata era scandita dai pasti (colazione, pranzo e cena) in sala da pranzo o, nei casi più critici, in stanza da letto. Inoltre, ogni giorno, avveniva, a padiglioni alterni, la visita da parte dei medici presieduta dal primario a cui predeva o seguiva l'accordo sulla cura farmacologica.
Il punto più forte in senso negativo dell'intero servizio di questa casa di cura privata (in cui mancavano i controlli) ma accreditata dall'ULSS 9-Treviso era la l'esercizio esagerato dell'unica terapia considerata utile: quella psicofarmacologica. Questi medicinali erano somministrati in grandi quantità, combinati assieme anche se appartenenti alla stessa categoria. La conseguenza era la confusione totale tra sintomi della patologia, tratti del carattere del paziente e gli effetti invalidanti dei farmaci dati senza informare l'assistito, né prima né durante il trattamento.
Le forme di contenzione più visibili erano le stesse cure farmacologiche che inducevano forti effetti collaterali non considerati degni di ascolto o di comprensione né dal primario direttore né dai familiari se prima avvisati. Altri modi per contenere l'agitazione o altri stati spiacevoli dei degenti non potevano essere noti eccetto a parte del personale.
Spiace parlare in tali termini di un luogo che avrebbe dovuto svolgere un compito alto ma eseguito in modo troppo discutibile e secondo principi contrari a quelli continuamente promossi con convinzione dal medico primario.
Spero che tutto questo sia cambiato.
Auguri

Patologia trattata
.
Patologia trattata
Patologie psichiatriche acute.
Punti deboli
Tutti (compresa l'apparente competenza del personale).

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Astrid
28 Mag, 2013
Salve! Un mio famigliare è stato ricoverato nella stessa clinica molti anni fa e di certo i suoi problemi non si sono risolti, rimanendo in uno stato di quiescienza che però ora è sfociato in nuove situazioni di crisi. Per caso mi saprebbe indicare il nome di un bravo psichiatra e psicoterapeuta, oppure delle strutture che facciano il loro compito a dovere?
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