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Ospedali e case di cura a Treviso
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Elogio all'ospedale Cà Foncello

23 ottobre 2021: l’altro ieri ricorreva un anno dall’inizio della mia malattia: SPONDILODISCITE.
Dopo almeno un mese di dolori insopportabili alla schiena e vari ingressi come “indesiderato” (perché al PS dell’ospedale di Treviso Cà Foncello i signori/e dell’ingresso filtro mi dicevano che per un mal di schiena potevo non andare ad intasare le sale del pronto soccorso e lasciarle libere per i casi COVID) al Pronto Soccorso, spesso liquidato con un veloce controllo e poi ricette per medicinali inutili e allontanato con una dose di morfina per i forti dolori, finalmente ho trovato il 10 ottobre 2020 un medico all’altezza di tale nome, che ha capito che c’era qualcosa da non sottovalutare e mi ha inviato al reparto di terapie antalgiche già accompagnato da una sua impegnativa. Questo illustre giovane medico è il dottor PALESE FRANCESCO, che è stato la mia “salvezza”. L’unica persona sensibile ed umana fino a quella data.
Per merito della ricetta del dott. PALESE, riuscii ad ottenere una visita antalgica con la bravissima dottoressa CONTE STEFANIA il 21 ottobre 2020, che concluse la sua diagnosi verbalizzando che c’era probabilmente una SPONDILODISCITE in atto e telefonò immediatamente al reparto di INFETTIVOLOGIA per procurarmi, nonostante l’orario inopportuno, una visita ed esami specifici di emoculture.
In infettivologia mi accolse una dottoressa fenomenale e molto sensibile, la dott.ssa FORNER GABRIELLA, che concluse che era necessario farmi ricoverare subito per cure ed accertamenti; ma il COVID, a quell’epoca molto diffuso, non lo permise.
Il 22 ottobre 2020 mi telefonò l’ospedale per l’immediato urgente ricovero per il giorno successivo.
Il 23 ottobre 2020, nonostante l’arroganza ritrovata al pronto soccorso, venni ricoverato in Medicina 2 sempre del Cà Foncello.
Qui, ad un certo punto, mi prese in carico il prof. Dott. ROITER e tutto il suo meraviglioso reparto.
Ad un certo punto mi venne fatto un triplo prelievo di cartilagine dalla colonna vertebrale tramite un agoaspirato che fu per me dolorosissimo.
L’esito fu, come già previsto dai medici PALESE, CONTE, FORNER e ROITER, inequivocabilmente di SPONDILODISCITE L2-L3 da STREPTOCOCCUS MUTANS.
Le cure immediate in sostituzione di quelle precedenti furono un paio di flebo di antibiotico al giorno in ospedale, unitamente ad antidolorifici come il TARGIN, poi cure proseguite dopo le dimissioni dall’ospedale nella mia abitazione a metà dicembre 2020.
La cura è poi proseguita con pastiglie di ZIMOX tre volte al giorno fino a metà febbraio 2021.
Sono stato seguito fino a guarigione avvenuta dall’infezione, splendidamente dalla dottoressa FORNER GABRIELLA e dal Direttore di infettivologia dott. SCOTTON PIERGIORGIO.
QUI DEVO RINGRAZIARE NELL’ORDINE TEMPORALE I MEDICI CHE MI HANNO PERMESSO DI ARRIVARE ALLA GUARIGIONE, pur rimanendo dei danni irreparabili nella parte lombare della colonna vertebrale dovuti all’infezione: PALESE FRANCESCO, CONTE STEFANIA, FORNER GABRIELLA, SCOTTON PIERGIORGIO, ROITER IGNAZIO e tutti i suoi collaboratori del reparto MEDICINA 2: medici, infermieri e TUTTI gli addetti del reparto stesso dal primo all’ultimo.
Grazie!

Patologia trattata
Spondilodiscite L2-L3 da streptococcus mutans.

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