Dettagli Recensione

Premetto che la mia non vuole essere una critica fine a sè stessa, ma allo scopo di dare suggerimenti che possano migliorare il servizio di un’area molto difficile da organizzare e gestire come il PRONTO SOCCORSO.
Arrivo con mio figlio con forte mal di pancia, inviato dal pediatra che consiglia RX torace e ECOGRAFIA addominale per escludere appendicite. Al TRIAGE gli fanno subito 5 ml. di nurofen per farlo stare buono, senza nemmeno averlo palpato, ma per abbassare 38.0 di febbre che per me non era un problema. Dopo 4 ore di attesa la prima
visita con una dottoressa molto fredda nei modi e poco empatica con un bimbo di 5 anni spaventato e spossato; legge il foglio della pediatra e prescrive una RX del torace ed esami del sangue e successivamente non una ecografia, ma una RX all’addome (senza alcuna protezione per le gonadi) che ha evidenziato il sintomo (tante feci bloccate) ma non la causa del problema; e’ vero che dagli esami ematochimici non era emerso granchè, però visto che il dolore alla pancia in fossa iliaca destra non passava, dopo 2 giorni siamo andati al San Raffaele dove hanno fatto ECG e hanno diagnosticato APPENDICITE ACUTA. Trasferiti al Buzzi, operato. Ora dorme tranquillo.
Mi chiedo: come mai non e’ stata fatta una ECG che non comporta raggi ,oltre ad essere più indicata per la diagnosi, ma e’ stata fatta una inutile e dannosa RX all’addome? Bastava leggere il foglio della pediatra... Forse in PS non hanno un ecografo? Per carità, forse non c’erano gli elementi per fare diagnosi che poi sono emersi dopo che la situazione ha avuto una evoluzione, però rimane il dubbio. E poi forse un minimo in più di umanità... senza far trapelare nervosismo, fretta, voglia di andare a casa, frustrazioni. Si tratta di bambini e di genitori preoccupati. Un medico in fondo deve saper fare anche questo, e gestire le proprie emozioni per il bene dei piccoli pazienti spaventati fa parte del suo lavoro.
Cordiali saluti.