Disfonia

Disfonia

A cura di: Dott. Luigi Sabino, Dirigente Medico Otorinolaringoiatria Policlinico Universitario Sant'Andrea di Roma

GENERALITÀ. La voce è un suono prodotto dalla laringe per il passaggio dell'aria espirata dai polmoni, che viene poi amplificata e rafforzata dalle cavità risonanti (faringe, cavità nasale, cavità orale e labbra), ed è influenzata dai diversi stati d'animo della persona, dalla sua personalità, dalla salute, ecc. Il cervello governa l'implementazione dello strumento vocale e dirige l'esecuzione dell'attività muscolare coinvolta (gabbia toracica, polmoni, corde vocali e risonatori). La disfonia è l'alterazione di alcune delle qualità acustiche della voce (intensità, tono, timbro e durata) come conseguenza di un disturbo organico o uso improprio della voce (funzionale) e può essere permanente o temporanea. La disfonia può essere classificata secondo tre criteri: quantitativo (afonia; disfonia); di localizzazione (laringofonia; autofonia, rinofonia); eziologica (disfonia organica; disfonia funzionale). La laringofonia è la disfonia localizzata nella laringe, causa di una scarsa proiezione della voce (tono inappropriato), raucedine vocalica (voce forte, nessun timbro e troppo profondo), laringite funzionale (processi infiammatori dovuti a grida prolungate) e fonastenia o affaticamento vocale (debole voce superficiale con nessun timbro). La rinolalia (rinofonia) è un'alterazione della voce che assume un timbro nasale; può essere aperta (labiopalatoschisi) oppure chiusa e/o posteriore (deviazione settale importante, poliposi nasale, ipertrofia adenoidea). Un caso a parte è rappresentato dalla disfonia spasmodica, disturbo cronico della voce di origine sconosciuta caratterizzato da una contrazione eccessiva o inappropriata dei muscoli laringei durante il discorso, che si manifesta come eccessiva chiusura glottica o prolungata lateralizzazione delle corde vocali.

CAUSE. L'eziologia dei disturbi del linguaggio può essere organica, fisiologica, psicologica o ambientale, e ci sono alcuni fattori che determinano l'aspetto o la durata di tali alterazioni, e persino il loro peggioramento, come le malattie respiratorie (laringiti, bronchiti croniche, asma, ecc.), malformazioni laringee, esiti di intervento chirurgico, trauma laringeo, uso respiratorio e linguaggio impropri, caratteristiche comportamentali, ambiente familiare e sociale, problemi di udito, tabagismo. Se la disfonia è organica, è causata da lesioni negli organi fonatori a per cause congenite (lesioni cerebrali, malformazioni, paralisi, fattori endocrini, ecc.), infiammatorie (laringiti acute e croniche) e traumatiche (ferite , ustioni, radioterapia, chirurgia, ecc.). Se la disfonia è funzionale, è prodotta da alterata attitudine vocale che può essere complicata da lesioni organiche della laringe causate da sforzo vocale (noduli) o disturbi organici transitori (laringiti). Questi sono innescati da laringiti acute, ferite e allergie, fattori psicologici, malattie sistemiche, ecc. Tra i fattori predisponenti al parlare (o al canto) si annoverano inoltre caratteristiche psicologiche personali, consumo di tabacco e di alcol, scarso controllo audio-fonatorio, scarsa tecnica vocale, esposizione a rumore eccessivo, inquinamento, vapori irritanti e molto altro. Vi sono infine casi di disfonia idiopatica (senza causa apparente) e di disfonia spasmodica, la cui causa è ad oggi ancora indeterminata.

SINTOMI. La sintomatologia in generale è riconducibile a tutte le alterazioni, qualitative o quantitative, a carico della voce, strutturali o funzionali, temporanee o croniche. La disfonia può essere accompagnata da una sensazione dolorosa o di fastidio mentre si parla.

DIAGNOSI. Determinare come e in che misura una voce sia patologica non è sempre facile, perché ci sono molteplici fattori che ne influenzano direttamente la stima (circostanze affettive ed emotive, età, sesso, standard professionali, autovalutazione della propria voce, ecc.). Pertanto, al fine di diagnosticare con precisione la patologia vocale, è necessario condurre uno studio completo e approfondito che include, oltre ai dati sulla storia familiare e personale, e la storia della malattia, un'esplorazione organica della faringe, della laringe e cavità risonanti, esame funzionale della postura, coordinazione fonologica respiratoria, suono della voce e tempo massimo fonatorio ed espirazione, test della funzionalità laringea mediante laringostroboscopia o fibroscopia e analisi acustica della frequenza fondamentale, estensione tonale, intensità e fonetogramma.

TERAPIA. In generale, la disfonia organica richiede la chirurgia per rimuovere le eventuali formazioni (tumori, polipi, noduli, cisti) responsabili della disfonia, e quindi la riabilitazione, mentre la disfonia funzionale richiede la logopedia, anche se, a seconda dei casi, può essere necessario un intervento chirurgico o un trattamento specifico. L'intervento logopedico per disturbi del linguaggio è finalizzato a ripristinare una corretta postura e una corretta meccanica della respirazione, ridurre la tensione muscolare ed eliminare lo sforzo laringeo, nonché adattare la risonanza della cavità al suono emesso dalla laringe. All'inizio della terapia vocale è necessario fornire informazioni dettagliate ai pazienti, a seconda dei casi, su una corretta igiene vocale volta a ridurre l'aggressività vocale e portare avanti la prevenzione attiva, fornendo consigli sulla riduzione delle abitudini tossiche e dei fattori predisponenti (ambienti secchi, freddi o molto caldi, sbalzi di temperatura improvvisi, ecc.), non usare la voce per lunghi periodi, trattare adeguatamente le menomazioni e le infezioni delle vie aeree superiori, mantenere uno stile di vita il più sano possibile (ad es. ridurre fumo e consumo di alcol), usare la voce ad un livello moderato, ecc. La disfonia spasmodica resta invece una delle disfonie più inveterate, nonostante i vari tentativi di trattamento. Poiché la causa della disfonia spasmodica è ancora indeterminata, la gestione del disturbo continua a essere diretta al sollievo dallo spasmo vocale sintomatico piuttosto che alla cura.