Ipertiroidismo

Ipertiroidismo

A cura di: Dott. Luigi Sabino, Dirigente Medico Otorinolaringoiatria Policlinico Universitario Sant'Andrea di Roma

GENERALITÀ. L'ipertiroidismo è una condizione clinica caratterizzata da un incremento degli ormoni tiroidei(tiroxina, T4 e triiodotironina, T3). La tiroide è un organo impari e mediano del collo che rilascia ormoni che controllano il metabolismo, la respirazione, la frequenza cardiaca, il sistema nervoso, il peso, la temperatura corporea e molte altre funzioni dell'organismo. L'ipertiroidismo provoca per alterazione in eccesso del metabolismo, sintomi caratterizzati da disturbi dell'umore con ansia, agitazione, aumento della frequenza cardiaca, tremore alle mani, intolleranza al caldo con sudorazione eccessiva, calo ponderale e problemi del sonno. E' più frequente nel sesso femminile rispetto al maschile. E' documentata una eredo-familiarità. La prognosi del disturbo è eccellente e generalmente il trattamento riporta il paziente allo stato eutiroideo

CAUSE. La causa più comune è la malattia autoimmune di Graves, in particolare nei soggetti giovani. In questo disturbo, si ha la produzione di un auto-anticorpo chiamato immunoglobulina stimolante la tiroide, che mimando una stimolazione adenoipofisaria, induce un aumento fuori controllo dell'ormone. L'ipertiroidismo può anche essere causato da un gozzo uninodulare tossico(adenoma tiroideo). Anche l'infiammazione della ghiandola - chiamata tiroidite - derivante da virus o da eventi flogistici aspecifici, può causare temporaneamente sintomi di ipertiroidismo. Inoltre, alcune persone che consumano troppo iodio (da alimenti o integratori), o che assumono farmaci contenenti iodio, come ad esempio l'amiodarone, farmaco cardiologico contenente iodio assunto spesso dagli anziani, possono determinare un incremento ormonale sintomatico. Infine, alcune donne possono sviluppare l'ipertiroidismo durante la gravidanza o nel primo anno dopo il parto.

SINTOMI. In generale i sintomi più comuni dell'ipetiroidismo includono affaticamento o debolezza muscolare, tremore alle mani, sbalzi d'umore, nervosismo o ansia, tachicardia con palpitazioni, secchezza cutanea, insonnia, perdita di peso, sudorazione intensa, intolleranza al caldo, vertigini, irregolarità del ciclo mestruale, iperperistaltismo, diradamento dei capelli, prurito, possibile aumento degli zuccheri nel sangue. In corso di morbo di Basedow-Graves, l'infiltrazione infiammatoria dei bulbi oculari, provoca l’esoftamo (oftalmopatia di Graves, che si manifesta inizialmente con la comparsa di occhi sporgenti). Quelli elencati sono sintomi possibili, ma variano da persona a persona in base all'età, all'entità dei livelli di T3 e T4 e alla durata della malattia. Solitamente nei soggetti più anziani, la triade sintomatologica classica è rappresentata da tachicardia, dimagrimento e spossatezza; mentre in quelli più giovani da tachicardia, gozzo ed esoftalmo.

DIAGNOSI. L'ipertiroidismo viene diagnosticato sulla base dell'anamnesi e dell'esame fisico del paziente, compresa la palpazione della tiroide, con valutazione dei sintomi e della presenza di eventuali alterazioni oculari, tachicardia. All'esame clinico seguono esami del sangue per misurare i livelli di ormone stimolante la tiroide (dosaggio del TSH sierico) e gli ormoni tiroidei T3 e T4. Il medico può anche decidere di effettuare un'ecografia tiroidea con studio doppler dei vasi perinodulari, oppure test di scintigrafia, e il test di assorbimento di iodio radioattivo. L'esame Tc è riservato a gozzi estesi con fenomeni compressivi sulla trachea o con estensione mediastinica.

TERAPIA. L'ipertiroidismo ha una serie di cause e, fortunatamente, una serie di opzioni di trattamento, strettamente dipendenti dalla causa sottostante, dall'età del paziente e dalla gravità delle presentazioni cliniche. Può essere trattato con farmaci anti-tiroidei che interferiscono con la produzione di ormoni tiroidei. Un'altra opzione è la terapia con iodio radioattivo per danneggiare le cellule che producono ormoni tiroidei. Nei rari casi in cui il paziente non risponda alle terapie (recidive) o abbia effetti collaterali dalle stesse, oppure in presenza di gozzo molto voluminoso, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere la tiroide (tiroidectomia). La scelta del trattamento dipende sempre dalla gravità e dalla causa alla base dei sintomi, dall'età, da gravidanza concomitante, ecc. Oltre a questi trattamenti, possono anche essere prescritti beta-bloccanti perché riducono la tachicardia e il tremore delle mani. Nel soggetto anziano con malattia di Graves il trattamento gold standard è rappresentato dal sodio ioduro radioattivo. Nell'ipertiroidismo indotto dallo iodio, la terapia consiste nell'assunzione di farmaci antitiroidei ad alte dosi e di un beta-bloccante.