Dettagli Recensione

 
Ospedale di Carbonara di Bari
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Parto naturale

Ha iniziato dicendomi di abbassarmi gli slip, come se riuscissi a controllare i dolori che si hanno in pieno travaglio, come a dare per scontato io riuscissi a gestire i movimenti degli arti e di tutto il resto.
Ha continuato a visitarmi, senza neanche guardarmi in faccia, provocando dolore su dolore e continuando a darmi ordini come fanno i generali ai propri soldatini, con la stessa rigidità e freddezza, su come posizionare le gambe ed il resto.
Nel giro di 5 minuti passare da 5 cm. a 10 cm., e sentirsi ancora una volta una inetta per non saper controllare il dolore e quindi non riuscire a "eseguire" gli inviti di chi, invece di darmi sicurezza, mi stava letteralmente strattonando le gambe per poter aprire il lettino perché il parto era arrivato. "Ma oggi tutte così sono!" ecco quello che un'ostetrica è riuscita a dire davanti a tutti i presenti, e alla sottoscritta, invece di incoraggiare chi stava provando il dolore fisico più grande mai provato. Mai una parola di conforto, mai un "brava", mai un "ce la fai". Parole che in quasi 24 ore in "blocco parto" avevo sentito più volte dire ad altre partorienti da altre ostetriche.
Ma io no. Probabilmente non meritavo quel trattamento di una "professionista del parto". Io meritavo di essere rimproverata per come stavo gestendo le mie contrazioni da 10 cm. di dilatazione. Di essere sgridata per come stavo posizionando le mie braccia e per come il mio istinto di sopravvivenza mi stava facendo sollevare il bacino. cosa che "non si fa", a suo dire in modo davvero poco empatico!
Intanto mio figlio nasce con una velocità che mi sarei sognata se tutto il contesto fosse stato più accogliente!
Per fortuna c'era anche chi mi ha ascoltata, sorriso, chi ha scattato la foto che in altri periodi avrebbe scattato il papà o un altro parente.
Nel frattempo i miei dolori si sono per fortuna attenuati e cerco con le ultime forze ad inviare la foto a mio marito, che aspettava fuori notizie di sua moglie e suo figlio.
Arrivato il momento del secondamento, ho iniziato a tremare come una foglia, shock termico o ormonale non saprei come definirlo... Succede ed è normale. Ma la signora "professionista del parto" quasi infastidita da questo ulteriore mio non riuscire a gestire ancora una volta il mio corpo, esce fuori e dice alle colleghe "è stata al telefono finora, ora sta tremando, datele una coperta!". Io tremante, sofferente, emozionata, ho sentito tutto nonostante tutto. Le sue parole mi rimbombano a distanza di ore e mai credo toglierò dalla testa.
Le chiedo come si chiama, con le ultime forze che mi rimangono dopo un parto così rapido, ma allo stesso tempo impetuoso, ed uno shock ormonale.
Maria dice. Come me penso. Eppure lei non me l'ha chiesto.
Tutto avrei immaginato per il mio secondo parto in questa struttura, tranne che una cosa del genere.
L'emozione della nascita di mio figlio non me la ridà nessuno, e mai nessuno mi toglierà dalla mente quei momenti di veemenza ingiustificata.
Maria G.. mamma di Andrea nato il 5/12/2020.

Patologia trattata
Parto naturale.

Commenti

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Inviato da Anita
03 Settembre, 2021
So di chi parli. Ha rovinato la notte in cui sono diventata mamma. Ti abbraccio forte e sappi che tuo figlio resta la cosa più bella che hai fatto.
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Maria
08 Gennaio, 2022
Auguri anche a lei signora!!! I nostri figli sono la cosa più bella, specie in questo momento storico. Ma anche e soprattutto per questo, esperienze negative come quelle vissute da noi, vanno denunciate, o comunque non vanno lasciate nell'indifferenza!
In bocca al lupo per tutto.
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