Dettagli Recensione

 
Ospedale di Carbonara di Bari
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
2.0

Senza parole...

Ho partorito la mia prima bambina nel reparto di ginecologia dell'ospedale "Di Venere" di Carbonara -Bari nella notte di Pasqua... Inutile dire che l'assistenza prestatami durante e dopo il parto è stata oltremodo deficitaria, per non dire di peggio, grazie alla buona abitudine dei nostri ospedali di concedere ferie e permessi a buona parte del personale medico e non durante le festivitá, quasi che in quei giorni non possano verificarsi emergenze e complicazioni. Il dubbio più atroce riguarda una flebo che mi hanno attaccato in sala travaglio e che alla mia domanda hanno definito un "leggero antispastico, perchè lì non volevano far soffrire nessuno", ma che sono certa abbia invece accelerato il tutto e incrementato i dolori, dal momento che erano le 23.00 e forse qualcuno voleva andare a riposare... Riguardo alla degenza di quei giorni, basta dire che il bagno della stanza che condividevo con un'altra mamma non è stato lavato per ben tre giorni, o che nè le infermiere nè le ausiliare erano disponibili a fare una lavanda a chi avesse partorito e non fosse ancora riuscita ad alzarsi per andare in bagno da sola. Per non parlare delle puericultrici, che alla mia domanda sul perchè l'occhio di mia figlia fosse pieno di cacca e appiccicaticcio, mi rispondevano malamente che stavo sempre a pensare a quell'occhio (tra parentesi, la pediatra di mia figlia me l'ha poi curato per congiuntivite). Come non pensare poi al fatto che, trovandomi il ferro basso (emocromo a 7.5), nessuno si sia deciso a darmi nulla, ma abbiano continuato a sforacchiarmi per monitorare il valore e sperare che salisse da solo, salvo poi rifiutarsi di dimettermi perchè "con un valore del genere non si mandano a casa le persone". Perchè non iniziare subito, invece, a fare flebo di ferro? Semplice: nessuno sapeva nulla e nessuno si interessava delle pazienti del reparto.. (la mia ginecologa era fuori Italia, in ferie). Potrei continuare con tanti altri particolari che hanno contribuito a rendere pessima questa esperienza (la mia intolleranza al lattosio, comunicata da me al ricovero, ma puntualmente ignorata all'ora dei pasti,la maleducazione di un inserviente che bussava bruscamente alla porta chiusa del bagno per sollecitare l'uscita perchè doveva svuotare il cestino, l'assurdità di un altro personaggio che ci ha chiesto di alzarci dal letto per liberare il tavolo dalla nostra roba - una borsa e due bottigliette d'acqua- perchè lei doveva pulire...). Per uscire ero disposta a mettere firma, ma per fortuna ho solo dovuto promettere di curarmi a casa con 10 flebo di ferro (a pagamento, w la sanità pubblica!).. Sapete la cosa più bella? Quella di vedere, mentre percorrevo il corridoio per andarmene dal reparto, le inservienti che non hanno voluto farci una lavanda, spolverare le piante che adornavano il corridoio: le ferie erano finite, stava rientrando il primario.

Patologia trattata
Parto naturale.

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