Dettagli Recensione

 
Ospedale di Carbonara di Bari
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

L'esperienza più bella della mia vita

Il 23 aprile é nato Domenico.
Durante il travaglio non sapevo cosa fare e ho deciso di scrivere tutto quello che mi stava succedendo. Sensazioni ed emozioni. Riporto qui solo un pezzo e ringrazio ancora l'ostetrica Mariangela.
"..Sono le 2:35.
Arriviamo in ospedale 6° piano. L'ostetrica mi guarda e... "Hai rotto il sacco??" (in quei momenti anche Oriana Fallaci diventerebbe una demente) ed io sentendomi accusata stavo per risponderle "Non so nulla io sono appena arrivata"... Torno in me e capisco che si riferisce al sacco amniotico.
Tracciato immediato. Domy sta bene aspettiamo i dottori che sono impegnati in altre emergenze. Mi visita finalmente. Tappo mucoso perso, Sacco rotto, utero ancora retroflesso e travaglio lontano. Per ora!
Devono somministrarmi comunque l'antibiotico, 1,5 milligrammi ogni 12 ore per adesso. L'ostetrica mi invita a scoprire la chiappa e... Zaaaaaaccccheteee! Gluteo destro in cancrena. Brucia. Brucia bruuuucia da morire! Guardo l'ostetrica e le comunico che mi sto sentendo male... Boooooom!!!! Non ricordo più nulla. Mi ritrovo sul lettino gambe in aria con 4 ostetriche attorno a me che mi chiedono se per caso sono allergica ai farmaci, mi sento in una bolla, mi sembra che parlino tutti a rallentatore, pressione 70/50! Mi faccio coraggio e comunico a quelle povere donne che cercano di capire la causa del mio svenimento che ho la fobia degli aghi... Iniziano le prese per il culo ... " Signora ma lei é consapevole di dover partorire???" E in quel momento la voglia di risponderle " Me piacer a zizi!!!" ma mi limito ad annuire!
-ore 5.00. Ok sto meglio, mi trasferiscono in reparto per il ricovero, stanza 13. Nel corridoio si sente russare e qualche bambino piangere. Entro in stanza e la signora a letto é in letargo profondo; senza far rumore poggio la mia roba sulla sedia e mi sdraio sul letto massaggiandomi la chiappa bucata. Mi addormento.
- Ore 7:30... Primo incontro del terzo tipo con la mia vicina di letto che mi guarda con gli occhi del sonno mi saluta e torna in letargo! Arriva l'infermiera che mi chiede la cartellina di tutte le ecografie ed esami fatti per poter avere un quadro completo... Inizia qualche dolore simile alla preparazione del ciclo... Maira, finalmente uscita dal letargo, mi invita a comunicare alle infermiere dei dolori così da poter fare il primo tracciato... E così sia... Esco dal reparto e torno nel blocco parto...Nico nel frattempo in sala d'aspetto si scoppia di Clash of clans... Il tracciato salta, Domi si muove troppo e le contrazioni sono minime e solo di preparazione per il momento, mi invitano a tornare nel blocco parto per le 11:30 per ripetere il tracciato...
-ore 11:30... Torno a fare il tracciato abbandonando la mia stanza dove finalmente ero riuscita a riposare un pochino... Sala arancio e tracciato "allegro" si avvicinano le contrazioni e Domi balla la salsa! Finito il tracciato torno in stanza...
- Ore 12:45 circa...la prima contrazione!ma li mortaaaaacccci che dolore!!!! Arrivano Mamma, Nico, Giuditta e Giuseppe... Le contrazioni aumentano, cerco di mantenere un certo decoro dato l orario di visite per tutto il reparto ma non s pout! Gridare é l'unico metodo per liberarsi un pochino dal dolore... Decido di tornare nel blocco parto perché almeno li potevo urlare quanto volevo senza che nessuno mi giudicasse... Nel frattempo Nico impazzisce tra ipercoop e negozi limitrofi all'ospedale per cercare questi maledetti assorbenti giganti da parto che non avevo ancora comprato! In sala travaglio mi sento piú sicura perché sotto controllo e perché ho conosciuto il mio angelo custode : Mariangela! L'ostetrica che ha appena iniziato il turno e ste bell frescka fresck!!!! Non immagina cosa le aspetta... Inizia il travaglio... Il tracciato impazzisce ogni 20 minuti circa, sento il dolore partire dai reni e poi irradiarsi sui fianchi, parte alta della pancia per poi scendere giú ed esplodere: - Mariaaaaangelaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!
Santa donna cerca di calmarmi, é ancora presto per poter urlare in quel modo secondo lei, ma il tracciato parla chiaro!!!!
-ore 17 circa é l ultima volta che mi alzo da quel lettino scomodo da morire! Mi sembrava di essere sdraiata su dei tubi di ferro che mi deformavano la schiena! Mi affaccio in sala d'attesa e dico a Nico di prendere il borsone di Domi dalla macchina e di consegnarlo alle ostetriche...pare che si stia avvicinando il momemto... Ho detto pare!!!!!! Torno nella sala travaglio... Mi risdraio sui tubi di ferro e i dolori riprendono più forti di prima.Mi rivisitano... Siamo sempre a 2 cm! Dalle 8 della mattina!!!!!!!! Comunico a Mariangela che mio marito vorrebbe assistere al travaglio e dunque lo fanno entrare... Lo vedo tranquillo, cerca di rassicurarmi ma alla prima contrazione in sua presenza lo vedo sbiancare... Appost! Così mi deve sostenere!!!??
- "Mariaaaaaangelaaaaaaaaaaaaa!!!!
"Ssssssssaashhhhh!!!!! Non mi stai piacendo Angela non devi fare così! Il bambino soffre se tu gridi perché sprechi ossigeno e lui é in apnea!!!!!"
Mi sembrava una stronzata perché io stavo male e quello era l unico modo per alleviare o almeno distogliermi dal dolore ma effettivamente dal tracciato il cuoricino del bambino rallentava ed io volevo morire! Ok Angela sforzati di non urlare! Ci provo, alcune volte ci riesco, altre volte... Mariaaaaaangelaaaaaaaaa!!!!!
Comunico il mio stimolo di dover andare in bagno, prima mi ricontrollano, siamo a quota 4/5 e dunque mi fanno il clistere... Allora solo chi ha partorire sa benissimo che le contrazioni ti "invitano" a spingere e la spinta é la stessa di quando si deve far la cacca!!!! Mhé!!!! Clistere appena fatto, contrazione in arrivo... :" Mariaaaaaangelaaa devo andare in bagnooo" e lei con tutta la calma e la tranquillità del mondo con Sonia, l'altra ostetrica appena arrivata, mi invita a farla sul lettino perché tanto c'é la traversa! Ma anche no! In una frazione di secondo recupero le forze e scendo dai tubi, a soli 2 metri c'é il bagno nella sala travaglio. Mi sembra di partecipare alla corsa dei 100 metri. Corro (parolone dato lo stato in cui ero) ma non arrivo mai al bagno! Finalmente mi siedo e.. caduta libera di Gerry Scotti! Come dai miei studi di anatomia conosco benissimo il colon e quanto possa essere insidioso, ma non avrei mai pensato potesse trattenere tanto! In tutto questo la porta del bagno aperta fronte porta travaglio, chiaramente aperta , e le ostetriche e i dottori che spassano per il corridoio.Le contrazioni si fanno più intense... Passo circa mezz'ora seduta al bagno, ogni volta cerco di alzarmi ma le cascate mi tengono ancora li seduta; il rotolo di carta igienica é quasi terminato, la bolletta dell'acqua del reparto è ormai in eccedenza e Sonia viene a controllarmi mentre sono sul water, non curante di quello che scendeva dalla parte posteriore. In quei momenti si provano tante emozioni tutte insieme: vergogna, paura, coraggio, felicità perchè capisci che ci sei quasi ma perdi ogni forma di decoro e di femminilità! Vorresti solo che il tuo piccolo uscisse il prima possibile per poterlo finalmente abbracciare.
Finalmente sembro essermi liberata del tutto ed esco dal bagno tornando sul lettino, sembra andare un tantino meglio ma le contrazioni diventano sempre più forti, Mariangela continua a tranquillizzarmi tenendomi la mano e invitandomi a non urlare ma a respirare profondamente per dare ossigeno al piccolo, che durante la contrazione subiva una pressione da parte dell'utero che lo spingeva verso l'uscita, che peró era ancora chiusa... Nico in tutto ciô dietro di me cercava anche lui di aiutarmi dicendomi di respirare, ma l'unica cosa che suscitava in me non era calma, ma "istinto omicida" :" Che cosa ne vuoi sapere tu!" appena mi mette una mano sulla spalla per tranquillizzarmi avverti un'energia negativa che passa attraverso quella mano tremolante, ghiacciata e sudata!!! "Noooooo moooo devi togliermi le mano di dosso e allontanati dal letto!"
-Ore 20.00 Dilatazione 7 cm. Mi sembrano ore interminabili! Mi sembra di dover morire da un momento all'altro! Mariangela inizia a sistemare qualcosa nella sala travaglio che a breve si trasformerà in sala parto! Sono ormai esausta! Le contrazioni sono ormai al massimo! Ogni 3 minuti circa e le uniche forze che riesco a raccogliere sono per cercare di non spingere ma é ormai il piccolo che spinge contro questa porta chiusa!! Il parto non si apre ancora del tutto ed io chiedo di aiutarmi con qualcosa! Anche con il cesareo se fosse necessario. Non ce la faccio piú! In tutto questo continuano a bucarmi le braccia perché le mie vene si rompono e non scende ossitocina dalla flebo!!! Ormai sono insensibile agli aghi, la mia priorità é il piccolo!
Ore 21.40 circa, Mariangela risponde al telefono dicendo a suo marito di aspettarla nel parcheggio dell'ospedale. Cosa??? Con aria minacciosa afferro il braccio di Mariangela e mentre arriva una bella contrazione le urlo "Scusa, dove devi andare?" e lei con la stessa calma di quando ha iniziato il turno mi dice che alle 22.00 cambiava il turno e quindi sarebbero arrivate le altre ostetriche. Ho raccolto quelle poche forze che mi erano rimaste ed é esplosa la vena bitontina: " Noooo, nonononono!!!! Tuuuu da do non t muv fino a che non partorisco! Mi sono fatta tutto il travaglio con te e mo mi lasci nelle mani di altre? C t n ve da cast t veng a pì!".
Mariangela sconvolta guarda il dottor Mallardi che con fermezza, dopo aver appreso che vengo da Bitonto, guarda Mariangela e Sonia ed esclama: " Fate partorire la signora adesso!" Bè, in men che non si dica ecco trasformarsi la sala da travaglio in sala parto! Quei mobili che sembravano tanto innocenti quanto i mobili di casa, celavano dei loschi segreti... La lampada a 5 diottrie vien fuori dal pensile in alto alla mia sinistra, dai cassetti sempre sulla mia sinistra vengono fuori attrezzi da macellaio, dalla mia destra invece le ante si trasformano in piani di appoggio con annessa altra strumentazione e materiale monouso sterile pronto per accogliere il mio piccolo. Il lettino dove ormai ci avevo scavato il solco sembra prendere d'un tratto il decollo lasciando a terra la parte delle gambe e tirando fuori esattamente come fa un aereo due aste con delle cinghie... In quel momento la mente non é per nulla lucida! Ti senti esattamente carne da macello!! Capisco solo che quelle cinghie erano per legarmi, ed eccomi d'un tratto le gambe legate a queste aste che mi obbligano ulteriormente l'apertura delle gambe! Un dolore insostenibile all'altezza dei reni, purtroppo le mie contrazioni non erano di pancia ma di reni che praticamente servivano solo ad aumentare la percezione del dolore! Mariangela sfila i suoi guanti in lattice bianchi e infila quelli verdi alti fino ai gomiti e inizia ad aiutare la dilatazione che é rimasta ormai ferma ad 8 cm... Troppo pochi per permettere l'uscita di Domi... Capisco che siamo davvero vicini a questo incontro al buio con nostro figlio e sento il respiro di Nico dietro di me sempre più insistente!!! Mallardi mi incita a spingere allo stesso modo in cui si incitano i giocatori in un campo da calcio mentre corrono verso la porta... Mariangela invece mi chiede di spingere solo e soltanto quando la contrazione raggiungeva l'apice, ma il tutto sembra molto facile teoricamente... In pratica invece ti senti strappare i reni dal corpo e l'aggiù invece ti sembra di dover far uscire dalla porta un armadio con le ante aperte! Il bruciore aumenta e le spinte vengono da sole. Ti manca l'aria, il cuore batte a mille, senti il tracciato che impazzisce e copre il battito del bambino pensi che sia la spinta buona ma é troppo difficile!!! Recuperi fiato in quei pochi secondi ormai tra una contrazione e l'altra, ti vengono in mente tante cose ma cerchi di restare concentrata e spingi ancora quando ad un certo punto sento uno strappo!!!!! Ho spinto troppo forte e male, mi sono lacerata, la testa del piccolo si é incastrata,attimi di panico, allora vedo Mariangela quasi rispingere dentro la testolina del piccolo e afferrare un attrezzo... Fa qualcosa laggiû ed io sento solo un bruciore assurdo! Ecco una nuova contrazione e tutte insieme ostetriche, infermiere (ormai tutte con me perchè l'unico parto della serata) e il ginecologo dott. Mallardi urlare in coro come allo stadio :"Spingiiiiiiii". Una forza mai avuta entra dentro di me, percorre il mio cuore, stomaco, pancia ed esplode laggiù! Swiiiiiscccchh!!!! Sento sgusciare fuori qualcosa...il sollievo é immediato, una sensazione di benessere improvvisa! I reni alleviati come se non avessi mai sentito dolore fino ad allora, le gambe non mi sembravano neppure legate, una sensazione di leggerezza assurda... "ok sono morta" é stato il mio primo pensiero ed invece mi sono sentita più viva che mai un attimo dopo quando ho sentito poggiare sulla mia pancia qualcosa di bagnato e "viscido", non so ben spiegare la sensazione ma la ricordo benissimo e riesco ancora ad avvertirla! Era lì, il mio piccolo era ormai fuori sulla mia pancia ormai e non più dentro!!! Rosso come un peperone, abbandonato sulla mia pelle cerca di ritrovare il calore che aveva all'interno della pancia, vedo muovere le braccine ma la prima cosa che cattura la mia attenzione é la sua testa, lunga lunga! In genere anche nei film le neo-mamme piangono o esclamano dolci frasi. Io invece pensando a quella orribile doppia testa come se fosse un arachide esclamo :" ciao filoncino di mamma!" e solo allora le lacrime riempiono i miei occhi, accarezzo per la prima volta il mio piccolo, bagnato ma soffice come una nuvola, credo di portare sempre con me la sensazione del nostro primo tocco, qualcosa di meraviglioso, un'energia che si scatena come una scintilla al tocco di 2 poli opposti. Dietro di me un piro di sollievo... Nico é ancora lì, é riuscito a non svenire, con gli occhi pieni di lacrime e la temperatura corporea pari a quella di un ghiacciolo mi accarezza la fronte e mi bacia...siamo finalmente in 3!
É domenica 23 Aprile, sono le 22:05 e Domi é finalmente nato!
Cambio della guardia delle ostetriche, non avrò mai ringraziato abbastanza quella santa donna di Mariangela che mi ha sopportata e supportata; Mallardi procede con i punti, altra sensazione atroce ed io non vedo l' ora de tornare dal mio piccolo e guardarlo finalmente centimetro per centimetro... Contargli all'infinito le dita di mani e piedi, annusarlo, sì, annusarlo perché il profumo di bambino é pari alla sensazione del profumo che ti lascia il pane appena sfornato..."

Patologia trattata
Parto naturale.

Commenti

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Inviato da Isabella lacatena
31 Gennaio, 2019
Ho riso ed ho pianto... grazie per il tuo racconto e per questa splendida condivisione... Partorirò Gabriel anch'io al Di Venere, data presunta 28 aprile, ma per diversi motivi mi auguro sia esattamente la data in cui è nato il tuo piccolo...
Inviato da Marina
12 Dicembre, 2019
Io ti darei un premio Nobel per questo racconto! Tra milioni di risate e pianti guarda davvero è stato spettacolare! Ti vorrei conoscere per stringerti la mano.
Inviato da Marina
31 Marzo, 2020
Ho letto tutto nei dettagli, immaginando di essere al posto tuo... Complimenti, sei una forza della natura.
Ho pianto e sorriso.
Grazie.
Un abbraccio.
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