Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico di Modena
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Ctg pessimo

Sono alla mia terza gravidanza, la bambina per tutto il tempo di gestazione si è presentata podalica. Sono stata seguita per tutti i nove mesi dal consultorio di Castelvetro e dal dottor Vincenzo Mazza dal punto di vista ecografico, e su questo medico non posso fare altro che elogi in quanto è una persona estremamente brava, professionale e meticolosa nel suo lavoro.
Sono alla 32° settimana e durante l'ecografia la bambina è ancora podalica e vengo consigliata dal medico nel comunicare al Ctg la cosa, affinché ne fossero a conoscenza e decidessero se era il caso di procedere con agopuntura moxa o altro per vedere se la bambina si fosse girata. Chiamo e mi dicono "non si preoccupi, ci vediamo come da appuntamento alla 36 +3 settimana per apertura cartella". Rifaccio una nuova ecografia 3 settimane dopo perché la bimba alla precedente era un po' piccolina ed è ancora podalica - ed io sto per entrare nella 36 settimana. Richiamo il Ctg sotto consiglio del ginecologo, il quale mi dice contatti il policlinico e si faccia dare l'appuntamento per il cesareo... Gli chiedo "ma nel caso nemmeno la manovra è da prendere in considerazione?" e lui, come la mia ostetrica, mi dice che essendo che la bambina era ormai da mesi sempre ferma in quella posizione senza mai cambiare, probabilmente era perché ne traeva un beneficio e quindi fare la manovra secondo loro non era il caso, in quanto si sarebbe andata a modificare una situazione che la bambina trovava idonea per lei... Chiamo comunque il Ctg per chiedere di anticipare l'appuntamento, ma lasciano invariata la data e mi dicono "quando ci vediamo parleremo della manovra".
Nei giorni a seguire penso alla manovra, guardo video, leggo gli eventuali rischi ecc. e con il mio compagno, visto che per farla bisogna firmare, decidiamo di non farla perché non ci sentiamo tranquilli.
Il giorno dell'appuntamento mi reco al Ctg e dopo l'apertura della cartella mi parlano della manovra (le altre tecniche non invasive moxa e agopuntura non sono più in tempo per farle e, nonostante le mie chiamate, non me le hanno mai proposte); io dico che non intendo procedere in tal senso e la dottoressa mi dice che è assurdo, che non accetta un mio no quella mattina, che devo andare a casa a parlarne di nuovo con il mio compagno e propendere per farla e che così... un giorno potrò dire a mia figlia che ho fatto tutto il possibile per farla nascere con un parto naturale ,colpa tua se ho fatto un cesareo nel caso la manovra non vada a buon fine.
Mi dice che devo credere a lei, che i rischi sono quasi in esistenti ( però ti fanno firmare e ti preparano per un eventuale operatorio) e che è assurdo che non intenda farla; tutto come se io non vedessi l'ora di fare un cesareo (io che ho fatto due parti naturali e il secondo l'ho fatto in 5 minuti!).
Torno a casa scossa e agitata, dopo che mi viene dato un appuntamento per la settimana successiva, nonostante io faccia presente che sono al 3° parto, che il primo l'ho fatto in 3 ore e il secondo in piedi all'entrata dell'ospedale.
Arrivata a casa parlo dell'accaduto al mio compagno e, fermi sulla nostra posizione, richiamo il Ctg per dire che la manovra non la faccio e loro mi dicono "ok ci vediamo il giorno dell'appuntamento che le abbiamo dato (37+4)".
Mi reco all'appuntamento mi ricevono dopo 2 ore rispetto all'orario che avevo. Stando a sedere così tanto ho i piedi gonfi, la pressione alle stelle, la dottoressa della volta prima appena entrata alle sue sottoposte riferisce "questa è quella che ha rifiutato la manovra pensateci voi".
Mi danno la procedura di preparazione al cesareo, mi fanno fare il colloquio con l'anestesista e mi dicono che farò l'intervento il 27/10 39+2.
Gli dico: ma non è possibile averlo prima? sono praticamente a termine, nessuno fa il cesareo così avanti, il secondo l'ho fatto in piedi davanti all'ospedale, va a finire che vado in travaglio prima e dopo bisogna fare un cesareo d'urgenza.
Mi dicono che prima non hanno posto, e mi congedano.
Esco dall'ospedale, dopo un'ora mi arriva una telefonata e mi dicono che devono sistemare le sale operatorie e quindi per disposizione del direttore il cesareo è spostato al 29/10, a 39+4, praticamente a termine, cosa assurda.
Dovevo entrare alle 7.00 di mattina del 29, alle 3.50 mi iniziano delle contrazioni e poco dopo si rompono le acque. Chiamo in pronto soccorso, spiego la cosa, mi dicono di andare là urgentemente essendo podalica. Parto e mi fiondo in ospedale, anche se da dove abito dista 35 minuti. Quando arrivo ho il piede della bimba in vagina, allarme generale perché se fosse scesa ancora un po' non potevano farmi il cesareo e avrebbero dovuto tirare con l'alta possibilità che succedesse il peggio.
Vengo portata in sala operatoria in fretta e furia, il ginecologo continua ad esortare tutta l'equipe all'urgenza, la bimba è bradicardica/ 50 di battiti, rischiamo di perderla.
Ringrazio il ginecologo che mi ha operata perché ha fatto un miracolo, salvando me e la bambina. A lui andrà sempre un gran elogio e la mia più profonda gratitudine, ma il Ctg è un comparto del policlinico assurdo... A loro va il mio consiglio di cambiare mestiere perché avere a che fare con vite umane deve essere una vocazione e io ho visto solo superficialità e mancanza di tatto. E fortunatamente, grazie ad un vostro collega che si è rivelato un angelo, mia figlia è oggi tra le mie braccia e mi limito solo a una cattiva recensione del centro gravidanze a termine, perché se fosse successo il peggio non mi sarei di certo fermata qui, perché la colpa di un cesareo d'urgenza non è altro che vostra. Se il cesareo fosse stato disposto prima, senza arrivare a termine, mia figlia non sarebbe stata bradicardica. Nel 2021 ,dove dovremmo essere super avanzati a livello medico, questi errori li reputo inaccettabili.

Patologia trattata
Cesareo d'urgenza.

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