Dettagli Recensione

 
Ospedale Policlinico di Modena
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Relazione di un brutto incubo con lieto fine

Il racconto della mia esperienza vuole essere soprattutto un elogio alla formidabile equipe diretta dal professore Giampaolo Bianchi e al dott. Angelo Territo, a tutto il personale del reparto di urologia e di quello della terapia intensiva (TIPO).

Sono una signora di 67 anni e vivo in Sicilia, in provincia di Agrigento. Circa 40 anni fa mi hanno tolto il rene destro per calcoli. Nel mese di Novembre 2014, in seguito ad una visita diabetologica, ho fatto una ecografia e poi una URO-TC, con diagnosi di neoplasia di circa 10 cm. al rene sinistro. Il radiologo che ha mi ha dato il referto della TC mi ha suggerito per questo problema di rivolgermi all’Urologia del Policlinico Universitario di Modena e mi ha fornito il cellulare del Dott. Angelo Territo, che con i miei familiari contattiamo la sera stessa e subito notiamo la sua disponibilità a 360 gradi nell’impegnarsi a ricevere telefonate, analisi e quant’altro per valutare con l’equipe diretta dal professore Bianchi la fattibilità dell’intervento. Così dopo avere inviato tutta la documentazione clinica che ci era stato richiesta, siamo rimasti ad aspettare una risposta.
Nell’attesa di una risposta da Modena ho voluto sentire anche un altro parere, visto la gravità della cosa. Così faccio una visita con uno specialista di un Ospedale considerato di eccellenza tra gli ospedali in Sicilia. Senza nulla togliere a quell’Ospedale che sicuramente è all’avanguardia, ma quello che posso dire io è che non auguro a nessuno l’incontro che ho fatto con il chirurgo che doveva darmi un aiuto, una speranza ed invece mi ha dato una sentenza crudele: togliere tutto il rene e andare in dialisi “tanto si campa lo stesso”.
Quella che doveva essere una speranza invece si era trasformato in strazio ed il ritorno a Licata (la città in cui vivo con la mia famiglia), diventa una ulteriore tortura tra pianto e disperazione.
Dopo pochi giorni tra disperazione e consapevolezza della gravità della situazione arriva un segnale: il dott. Angelo Territo mi comunica che dopo una consultazione con il professore Bianchi c’era la possibilità di tentare l’intervento per togliere solo il tumore.
Comunque per me e la mia famiglia inizia il viaggio della speranza Licata - Modena, arrivo il 14/12/14, ricovero il 15 ottobre. Un dottore ci viene incontro e si presenta: finalmente ci vediamo in faccia per la prima volta, è il dott. Territo. Con questo gesto aumenta la stima, DOTTORE RAGAZZO, dove ragazzo per il mio modo di vedere le cose è soltanto un ulteriore pregio.
Il dott. Territo inizia a spiegarmi la situazione ribadendomi che si tenterà di salvare la buona del rene, asportando solo il tumore. Nel frattempo arriva il professore Bianchi, lui con tutta la professionalità che poteva, ribadisce quello che il dott. Territo aveva già detto, ma purtroppo le lacrime venivano fuori da sole, così il professore mi ha rassicurato che ce la metterà tutta per salvare il rene.
Il 18/12/14 i miei familiari alle ore 7,00 erano in reparto come tutte le mattine, il tempo che gli infermieri mi preparano e mi portano in sala operatoria, da li in poi non c’era più tempo per avere paura c’era da pensare solo alla mia famiglia. Dopo alcune ore un medico del reparto che aveva già avuto parole di grande conforto, il dott. Alessandro Mofferdin si avvicina tutto euforico ed invita i miei familiari a seguirlo perchè il professore Bianchi gli voleva parlare. Finalmente arrivati davanti all’ingresso della sala operatoria esce il professore Bianchi ed il dott. Territo e il prof. da la bella notizia ai miei familiare che è andato tutto bene, ha asportato il tumore e lasciato un “bel pezzo di rene sano”.
Nei reparti di terapia intensiva (TIPO) ed UROLOGIA tutto il personale (medici, infermieri, OSS) si è superato giorno per giorno considerato anche il periodo festivo Natale e Capodanno, con professionalità, umanità e amore per il proprio lavoro.
Vengo dimessa il 03/01/15 e rientro a casa stanca ma serena e felice di abbracciare tutta la mia famiglia. E per finire ma non sicuramente di minore importanza l’8 gennaio 2015 ricevo la telefonata dei miei angeli custodi dott. Angelo Territo ed il Prof. Giampaolo Bianchi che mi fanno l’ennesimo regalo: mi comunicano che IL MIO PROBLEMA (mi piace chiamarlo cosi) E’ BENIGNO (si tratta di un angiomiolipoma).
Adesso sto bene fisicamente e psicologicamente. Il mio rene funziona bene e i valori della creatinina sono uguali a quelli prima dell’intervento.
Non so quanto dovrei scrivere e se nel mio vocabolario esistono le parole giuste per ringraziare tutti.
Grazie a tutti.
Vita.

Patologia trattata
Tumore del rene (tumorectomia in monorene chirurgico).

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