Dettagli Recensione

 
Ospedale di Molfetta
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Non professionali

Il 1 gennaio alle ore 01.00 mio padre, con demenza senile da circa 7 anni, è stato ricoverato al 4° piano del reparto di medicina per febbre alta. In un primo momento viene accolto da un infermiere professionale e di grande umanità. Poi viene trattato con grande superficialità. Io e la mia famiglia non ci distacchiamo da lui nemmeno di notte e neanche un minuto. Giorno e notte iniziano a susseguirsi una serie di diversi dottori che si definiscono un'equipe. Ma credo che realmente non sappiano cosa significhi esserlo!
Mancanza di comunicazione tra loro, impazienti ed indifferenti ad ascoltare o spiegare ai familiari la terapia che stavano somministrando. Ogni dottore ci ha fornito una versione diversa: ictus, influenza, bronchite. Una mattina mentre esco dalla stanza di mio padre per dar spazio alla visita medica dell'equipe, rimango in corridoio. I tre medici escono dalla stanza e incuranti della mia presenza parlano a voce alta tra di loro ed io ascolto tutto. Parlano di mio padre con un grande pressapochismo.
Mio padre a distanza di pochi giorni si riprende: mangia e parla con noi. Un medico ci dice addirittura che tempo 2 giorni e verrà dimesso.
Poi iniziamo ad avvertire in mio padre la presenza di affanno e sudore. Io e la mia famiglia chiediamo spiegazioni e la risposta è: "togliete la coperta perché fa troppo caldo". Poi diciamo che mio padre ha bisogno di eliminare il catarro, ma fanno finta di nulla. Noi insistiamo e dopo 2 giorni arriva un rianimatore, l'unica persona professionale e capace di dedicarci del tempo per spiegare quello che stava succedendo. Mio padre aveva bisogno di ossigeno, aveva pressione bassa, sudava freddo perché il suo cuore era in affaticamento. Ci dice che dovevamo avvisare i medici di questo sudore. Che tristezza.. perché già da 2 giorni avevano notato tutto ciò e i medici del reparto sono sempre rimasti indifferenti. Mio padre muore il 12 gennaio alle ore 12.00. Il dolore è tanto. Io mi sento molto male e cedo, cadendo per terra. Dopo circa 15 minuti ci richiamano e ci dicono con poca delicatezza "andate in stanza e prendete tutto in una sola volta". Chiedo se posso ripassare dopo 10 minuti. "No, tutto in una sola volta".
MIO PADRE NON È UN NUMERO, ANZI É UNA PERSONA MERAVIGLIOSA.
NO, NON SI PUÒ TRATTARE UN PAZIENTE IN QUESTO MODO.
Grande mancanza di professionalità, serietà e umanità.
Per me l'ospedale di Molfetta può chiudere, o meglio, devono rimanere solo le eccellenze.

Patologia trattata
Demenza senile.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Mauro
25 Febbraio, 2019
La stessa svolta negativa che è successa a vostro padre, che all'improvviso ha cominciato ad avvertire chiari sintomi di sofferenza cardiaca, è successa a mia madre. Il venerdì sera e il sabato mattina, tre giorni dopo il ricovero, era più presente e vigile. Stavamo quasi per portarcela a casa, senonché il responsabile l'ha voluta trattenere per sistemare gli elettroliti. Quel sabato sera mia madre ha avuto un netto inspiegabile peggioramento a livello cardiorespiratorio che dopo pochi giorni l'ha portata alla morte. Pur sollecitati, nessuna spiegazione fornita dai medici. Mi chiedo, vista l'analogia delle situazioni, che cosa può essere successo?
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