Dettagli Recensione

Non posso che esprimere giudizio negativo complessivo per sottolineare la gravità del fatto. Mio nipote di 23 anni ha rischiato la vita: hanno diagnosticato un tumore delle cellule germinali nel mediastino non operabile per la sua grandezza, hanno spostato di 1 settimana la biopsia richiesta dal reparto di Pneumologia, dicendo che non cambiava nulla in termini di tempo; hanno iniziato la chemioterapia dopo 26 giorni dall'esito della prima TAC (01/04/2015) ed il controllo successivo l'hanno effettuato dopo 27 giorni (28/04/2015), con il risultato che la massa si è ingrandita di 7 volte! Dopodichè, dato che il paziente non riusciva più a nutrirsi nè a respirare, si sono resi conto che forse la situazione era grave e l'hanno "parcheggiato" in Medicina d'Urgenza per il rischio di blocco respiratorio. Per nostra fortuna e velocità di intervento, l'abbiamo trasferito a Milano presso lo IEO (Istituto Oncologico Europeo) dove è arrivato in condizioni disperate e sottoposto ad intervento salvavita con probabilità di riuscita di 1:1000! Lui ce l'ha fatta, è salvo e questa è la cosa importante. Se non si conosce (e non è richiesto che tutti sappiano sempre tutto) il campo che si sta trattando, perchè troppo raro il tipo di tumore, si DEVE consigliare e indirizzare il paziente verso altre strutture più specializzate. Non per ultimo, il paziente DEVE essere informato della sua situazione clinica direttamente dal personale medico, non esiste che questo carico di responsabilità venga demandato alla famiglia. Ci si DEVE assumere l'onere di comunicare anche le brutte notizie, è un loro dovere.
Con questo spero e auguro a tutti quelli che stanno attraversando un duro cammino, compresi i loro famigliari, di essere sempre attenti e di vigilare sulle terapie in corso, a 360 gradi, non è mai detta l'ultima parola, c'è sempre qualcuno disposto a fare quello che altri per vari motivi non se la sentono.