Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Benevento
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
5.0

Pessima esperienza

Abbiamo ricoverato qui mio padre, dimesso dal moscati di Avellino, dove aveva subìto un intervento al cuore per aneurisma aortico, versamento pericardico e bronchite. Dopo l'intervento e la lunga rianimazione ha contratto in ospedale una candida che lo ha trattenuto ulteriori giorni nel reparto Malattie infettive, dove lo hanno curato minuziosamente fino a debellare completamente qualsiasi tipo di infezione.
Il 23 gennaio è stato trasferito in questa clinica. Dopo 20 giorni mio padre ha iniziato ad accusa malori e malesseri e, nonostante abbiamo richiesto analisi e terapie specifiche per cercare di individuare il problema, ci hanno sempre detto non esserci alcuna infezione, ma poi hanno richiesto il ricovero all'ospedale San Pio di Benevento perché hanno capito che la situazione era abbastanza seria. Per fortuna gli angeli del Moscati di Avellino hanno capito immediatamente il problema già prima di intervenire con le specifiche analisi, quindi abbiamo trasferito mio padre nuovamente presso il reparto Malattie infettive ad Avellino, dove nell'arco di mezza giornata è stato ricoverato e ci hanno dato l’esito: positivo al clostridium difficile, batterio contratto a villa Margherita per la scarsa igiene.

Patologia trattata
Esiti intervento cardiochirurgico.

Commenti

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Inviato da Villa Margherita Benevento
22 Febbraio, 2024
Buongiorno, siamo dispiaciuti per la sensazione negativa avvertita dal parente del paziente signor C.C. nella gestione assistenziale. Però è doveroso da parte nostra definire meglio gli eventi. Il paziente è stato accolto in una struttura di riabilitazione dopo una degenza ed un allettamento prolungato presso un Azienda Ospedaliera per acuti. Il paziente è stato sottoposto nella struttura ospedaliera iniziale per necessità clinica, come riferito dalla parente e come risulta dalla relazione clinica, a terapia antibiotica massiccia e prolungata. Come è noto in paziente sottoposto a terapia antibiotica ampia e prolungata si può sviluppare una profonda alterazione della flora intestinale e creare l’ ambiente favorevole per l’attecchimento del clostridium. Il clostridium è presente fisiologicamente nella flora batterica dell’intestino e storicamente considerato come uno dei principali patogeni nosocomiali associati all’esposizione ad antibiotici. In ogni caso, già alla presentazione dei primi sintomi abbiamo dato inizio alla ricerca specifica dell’ origine eziologica dell’ eventuale agente patogeno responsabile. Gli esami microbiologici vengono effettuati in consulenza esterna presso altre strutture perchè noi, ricordiamolo, siamo una struttura riabilitativa e pertanto i referti di alcuni esami non sono pronti tempestivamente ma è necessario qualche giorno in più per avere le risposte. Comunque avevamo già chiesto l’ esame specifico per la ricerca del clostridium. In attesa del referto, essendo convinti che si trattasse di quel agente patogeno, abbiamo, comunque iniziato una terapia specifica, tanto è vero che negli ultimi giorni il paziente ha riferito un netto miglioramento sintomatologico. Per accellerare la diagnosi eziologica definitiva abbiamo proposto al paziente un ricovero presso l’ A. O. San Pio considerto che è una struttura per la gestione delle acuzie cliniche, mentre noi essendo struttura post-acuzie, per alcuni esami, ribadisco, ci affidiamo a consulense esterne. Il paziente però ha rifutato il ricovero presso l’ A.O. San Pio e si è dimesso volontariamente per ricoverarsi presso un centro Ospedaliero di sua fiducia. Inoltre tengo a precisare che stavamo andando avanti con un programma riabilitativo che stava dando ottimi risultati. Tutto quanto descritto è ampiamente dimostrato dal documentale custodito nella cartella clinica. Ritengo pertanto non giuste le considerazioni negative rappresentate contro Villa Margherita. Anche in questo caso abbiamo accolto il paziente con accurata attenzione e professionalità. Ci dispiace se in buona fede viene ad essere percepita una sensazione negativa di assistenza, ma questo è il frutto, di una giustificata preoccupazione dei familiari nei confronti del proprio congiunto che vorrebbero tutto e subito. Cosa che noi cerchiamo di soddisfare ma bisogna considerare i contesti ambientali in cui si opera. Ed in ogni caso il nostro orientamento diagnostico e terapeutico era andato proprio nella direzione della diagnosi poi confermata presso l’Ospedale di fiducia del paziente.
Inviato da Ilenia
23 Febbraio, 2024
Nel 2022 Mio padre ha dovuto recarsi per la riabilitazione a Villa Margherita causa Parkinson. E' ritornato a casa in pessime condizioni. In tanti anni non gli abbiamo fatto avere nemmeno un lieve arrossamento sacrale, loro ce lo hanno dimesso con una piaga sul sacro di 4° grado SENZA SCRIVERLO IN CARTELLA CLINICA! (meno male che ce lo siamo andati a prendere prima del dovuto). Lì inoltre ha contratto la polmonite (se non Covid) ma hanno badato bene dal farcelo sapere.
Nemmeno il Pic gli tolsero all'uscita, o perlomeno neanche si ricordarono di dircelo che c'era e dove era posizionato.
Dopo pochi mesi è deceduto a causa delle complicanze insorte.
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