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"Quando la verità non la vedi, cercala dentro". Ecco io non la vedevo, specialmente all’inizio di questo lungo percorso di ritorno agli affetti dei miei cari e dei miei amici. Poi ho incontrato voi ed ho capito che voi siete una delle rare, ma autentiche “verità”, che ancora il genere umano riesce a mettere in campo senza chiedere nulla in cambio, ma con l’unico scopo di essere l’ancora di salvezza nel momento del dolore e della sofferenza. Vi tengo, in questo momento di fronte a me e vi guardo negli occhi. Sguardi che si intrecciano e dai miei occhi parte un messaggio chiaro e forte: grazie per tutto quello che avete fatto per me in questi ultimi 20 giorni di ricovero al San Pio di Benevento. Passando per i reparti di cardiologia e di otorinolaringoiatra mi avete restituito la voglia e la speranza di vivere ancora con grande intensità i rapporti con i miei “prossimi” dopo un anno circa di lunga degenza. Siete meravigliosi, partendo dagli OSS, passando per gli infermieri, gli aiuto delle sale operatorie e delle corsie, per finire ad un grandissimo, competente, semplice, coraggioso e dalle grandi conoscenze mediche: il dott. Domenico Di Maria, in una parola, uno scienziato otorino dal meraviglioso volto umano. Mi onoro di averlo conosciuto ed è grazie alla sua squadra se oggi possiamo affermare che la sanità in Italia ed in Campania funziona ed è all’avanguardia. Se me lo consentite ancora due riflessioni. Siete tra i lavoratori tra i più fortunati perché siete i più vicini alle sofferenze degli uomini e, per chi ci crede, i più vicini a Dio, che tanto ha a cuore le sorti dell’umanità. E poi un suggerimento: che il sorriso accompagni le vostre giornate lavorative sempre perché potranno più i vostri sorrisi che tutti i farmaci che prendiamo, siete taumaturgici. Vi auguro di lasciare fuori dall’ospedale le cose brutte e di introdurre il buon umore. Grazie al Direttore Generale che ha saputo costruire queste magnifiche squadre. Io a giorni tornerò nel mio habitat di un anno fa con la consapevolezza di essere sì guarito ma anche di essere cresciuto grazie a voi tutti. Forse tornerò a fare quello che ho sempre fatto l’avvocato penalista, che come tutti voi si occupa anche delle sofferenze degli altri. Siamo similes cum similibus, siamo umani e ne saremo sempre fieri.
Edoardo Cardillo