Dettagli Recensione

 
Ospedale Papardo di Messina
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Indifferenza..

La patologia e' stata trattata con incompetenza e poca umanità. Il dott. Ciappina l'ho trovato poco professionale e maleducato con i pazienti. Per non parlare degli infermieri, sempre arrabbiati e senza rispetto per gli ammalati, tenuti in modo sporco. Inoltre il primario ha trasferito con forte ritardo un paziente di 60 anni in sala di rianimazione. La mia opinione e' pessima.

Patologia trattata
Ischemia cerebrale.

Commenti

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Inviato da patrizia
21 Mag, 2014
Non si arriva mai ad una diagnosi certa, ma sempre dubbiosa. I medici sono sempre impegnati, arrabbiati e stanchi per rispondere ai parenti.
Per non parlare degli infermieri, che non ce la fanno a sollevare il malato, che quindi deve aspettare ore in quella posizione i suoi parenti.
Una ultima parola per il medico che esegue il TSA, che non ha umanità verso gli ammalati.
Inviato da MATTEO
23 Mag, 2014
Tutto vero.. e non per partito preso.. In tre mesi noi ne abbiamo viste di cotte e di crude..
Mio padre e' morto, ma queste segnalazioni spero che servano a smuovere la coscienza.. di chi e' deputato a prendere decisioni in tal senso..
Piena solidarietà alla signora Patrizia..
Inviato da Elena
07 Giugno, 2014
Solamente vergognosi questi commenti. Per esperienza personale posso dire che di competenza e lavoro medici e infermieri ne svolgono tanto. Si parla di infermieri sempre arrabbiati, io direi per il sovraccarico di lavoro stanchi, ma sempre molto disponibili. Io sono stata venti giorni ricoverata e non posso che parlare bene di tutta l'equipe, i pazienti che erano a letto e non si potevano muovere venivano lavati tutte le mattine, controllati e sistemati prima di pranzo e prima di cena. Di contro posso dire che molti parenti dei vecchietti non venivano e gli infermieri si preoccupavano di farli mangiare e, addirittura, ho visto infermieri portare camicie da notte e pigiami da casa per i pazienti che solitamente vengono abbandonati in un letto di ospedale. Forse qualche elemento che non va c'è, ma non bisogna penalizzare tutti. Si dice di un Dottore Ciappina maleducato, non mi risulta, anzi, è troppo disponibile e alla mano con tutti, secondo me dipende da ciò che si pretende da gente che lavora.. forse la Signora Patrizia pensava di trovare delle cameriere al suo servizio, la buona educazione è reciproca. Io sono stata sempre molto educata con tutti ed ho ricevuto altrettanta educazione nei miei confronti, eppure ero una paziente non semplice, ho avuto una poliradicolonevrite ero a letto col rischio che da un momento all'altro finissi in rianimazione monitorizzata e devo sempre ringraziare tutti per le cure ricevute e se oggi sono a casa a godermi in perfetta forma i miei nipoti.
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Inviato da roberta
10 Giugno, 2014
Non sono assolutamente in accordo con la Signora Patrizia, al contrario il Dott. Ciappina è stato disponibilissimo e talmente gentile che, dopo avermi ricoverata di notte (ore 3.30) col sorriso, nonostante l'orario, ed avere rassicurato me ed i miei familiari, ha fatto eseguire IL TSA alle 7.30 del mattino prima di smontare dal servizio notturno. Per quanto riguarda gli altri medici e gli infermieri, direi solo che sono oberati da tanto lavoro e che comunque lo fanno con dedizione ed abnegazione. Il suo, sig.ra Patrizia, mi sembra un commento gratuito di chi non conosce le dinamiche di lavoro di un reparto di Ospedale dove io sono stata assistita in modo egregio.
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Inviato da patrizia
22 Giugno, 2014
Hanno lasciato tutta la notte un paziente da solo con la febbre a 41 con una ischemia cerebellare senza assistenza da parte degli infermieri e a non vedere in giro nessun medico.. mio marito è stato lasciato da solo con una piccola maschera dell'ossigeno e trasferito in sala di rianimazione solo l'indomani. Lì lo hanno trovato disidratato e con un ulcera sanguinante.. ditemi se questa è assistenza ospedaliera! Tutto questo è documentato dalle cartelle cliniche.
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Inviato da Elena
24 Giugno, 2014
Signora Patrizia, mi sorge spontanea una domanda, dove eravate i familiari quando suo marito aveva la febbre a 41? Per me, essendo io stata paralizzata ai quattro arti, le mie sorelle hanno chiesto il permesso per stare dalle 13,00 alle 8,00 del giorno dopo (loro non potevano stare solo dalle 8,00 alle 13,00), per cui cara signora se lei voleva chiedeva il permesso al primario, invece sa solo calunniare che suo marito non ha avuto assistenza nè infermieristica, nè medica. Se lei non c'era, come fa a dire ciò? forse ha la palla magica?
Per me sono grandi medici, grande Dott. Ciappina, bravi infermieri, lo dirò sempre perchè se sono qui lo devo a loro, mi hanno salvato la vita.
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Inviato da patrizia
25 Giugno, 2014
Cara signora, lei parla sempre senza sapere, ma che ne sa lei di me? Sono stata due giorni consecutivi con mio marito e non l'ho lasciato mai e per questo lo so. Mio marito non veniva mai lavato e quando era in fin di vita una infermiera gli ha messo la supposta e si è girata dall'altro lato perchè mio marito puzzava in quanto non gli facevano l'igiene quotidiana. Io ero li ed ho visto tutto. Lei è solo una maleducata che parla parla e non ha capito che del suo parere non mi importa. Io voglio solo far sapere la verità e non battibeccare con lei.
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Inviato da patrizia
13 Luglio, 2014
In quei quindici giorni di degenza di mio marito ne abbiamo viste di tutti i colori.
Quando siamo entrati nel reparto, mandati dal pronto soccorso del Piemonte, eravamo pieni di speranza ed invece.. Mancava la pulizia nei letti poiché le lenzuola venivano cambiate male e poco; la terapia veniva scritta non fatta e firmata e.. un paziente che non può parlare e non si può difendere, cosa deve fare? Io insieme agli altri pazienti abbiamo visto diverse volte mio marito piangere.
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Inviato da Elena
22 Luglio, 2014
Cara Signora, lei dice maleducata a me quando lei non conosce le basi elementari della buona educazione e del saper vivere, solo perchè nonostante la mia disgrazia continuo a dire che sono grata a medici e infermieri che mi hanno aiutata; lei che parla tanto, ma sa cosa vuol dire a 43 anni essere paralizzata col rischio di morire, si documenti sulla poliradicolonevrite (e poi parla e dà giudizi a sproposito). Ma sa, io credo molto nel Signore e Lui mi ha aiutata, vuol dire che lo meritavo. Prego la redazione di non censurare il mio commento, visto che non avete censurato quello della signora che mi ha dato della maleducata come se solo lei avesse ragione e tutti dovessero parlare male perchè a lei è successo qualcosa che nei casi di ischemia cerebrale - se leggesse come faccio io e si informasse su internet - vedrebbe che l'epilogo della malattia non è per tutti uguale. Concludo dicendo che lei vuole fare sapere solo quella che per lei è la sua verità, non rispettando le verità degli altri.
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Inviato da patrizia
17 Agosto, 2014
A noi e' rimasto il grande dolore di non avere più la persona cara accanto e di non vederla invecchiare, ricordandolo nelle sue sofferenze ai medici ed infermieri.
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