Dettagli Recensione

 
Ospedale Pediatrico G. Salesi di Ancona
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Aborto spontaneo

Ero seguita dalla dottoressa Rezai, molto competente e in gamba, ma non ha un filo di delicatezza e la Sua competenza la porta a non ascoltare le pazienti.
Avevo richiesto di fare i vari esami dopo il primo AS, ma mi sento dire, non serve, hai solo 26 anni, è la natura.
E rieccoci... mi sono fidata e mi sono ritrovata per la seconda volta in sala operatoria per il raschiamento.
Cosa Significa: Se avevo 38 anni al primo aborto forse avresti ascoltato la mia richiesta di fare gli esami?
Vogliamo parlare della Sala Operatoria? il muro cade a pezzi, è tutto scrostato e pieno di muffa.
L'unico motivo perchè consiglierei il Salesi è per la pediatria, dicono sia ottima, ma in ginecologia sei solo un numero, almeno parlo della mia esperienza personale.
Sicuramente io non ci rimetterò piede.

Patologia trattata
Aborto spontaneo.

Commenti

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Inviato da barbara
17 Settembre, 2013
Ho avuto pure io a che fare con la Rezai, ma questo non è il problema fondamentale: è un pò fredda in effetti, ma piuttosto che illudere le pazienti preferisce sentenziare subito la realtà delle cose. Per quanto riguarda l'aborto, anche in caso di età più avanzata (io ne ho 36) se si tratta della prima esperienza di questo tipo, non è che si prodighino particolarmente a darti ulteriori spiegazioni o indicazioni sugli esami da effettuare, anche perchè se facessero "bene" quello che c'è da fare prima di intraprendere "certi" percorsi, probabilmente non ce ne sarebbe bisogno. D'altra parte i soldi sono pochi e quello che si può evitare della diagnostica si evita. Peccato che non si possano evitare le disgrazie poi. Pazienza se il muro cade a pezzi o è pieno di muffa, se fossimo sicuri che il risparmio in tal senso giovasse da qualche altra parte. Ma non è così. Se va tutto bene i medici sono bravi, ma se invece va male, chissà, sarà stato un "problema strutturale" (?!!?) o forse un caso? NIENTE è mai per caso, ma se qualcosa va storto chi approfondisce? E perchè? Sarà sempre una questione di soldi o anche di "qualcos'altro"? In conclusione: un ospedale non si può reggere solo sul fatto che la terapia intensiva è eccezionale e il personale (infermieri e OSS) è ottimo, bisogna anche valutare bene le altre risorse. Meditate gente, meditate.
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Veronica
13 Ottobre, 2013
I soldi sono della paziente che richiede di fare gli esami e, dal momento che la paziente non vuole logorarsi aspettando il secondo aborto spontaneo, non è assolutamente giusto che il medico non li prescriva.
Comunque, nel mio caso, poteva essere evitato il secondo aborto spontaneo semplicemente chiedendomi se avevo familiari con problemi di trombofilia.
Inviato da Valeria
11 Aprile, 2016
Ciao Veronica,
io purtroppo di AS ne so qualcosa, ne ho avuti 4 e nonostante avessi avuto il primo a 35 anni non mi hanno prescritto nessun esame, ma solo dopo il secondo (è una questione di protocollo). Anche io ho un problema di trombofilia, il fatto è che se 100 persone fanno questo genere di esami, a 99 esce fuori qualcosa che non va.
La delicatezza o meno della dottoressa non la conosco e non giudico, i muri della sala operatoria uguale. In Italia non ci sono più soldi e poi con l'imminente trasloco dell'ospedale figuriamoci se vanno a ristrutturare!!
Non so se nel frattempo hai avuto un bimbo, se no mi sento di dirti di non mollare.
Dopo 4 aborti e 4 raschiamenti più 2 interventi, Emma è di là che dorme beata nel suo lettino..
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