Dettagli Recensione
Sospetta frattura delle coste
Arrivo alle 17.00, barelle ovunque, gente in piedi, una sola fila di 10 sedie in un corridoio con 47 persone in fila per la prima visita (quindi tutti ammassati in spazi inesistenti, meno male che indossiamo la mascherina che ci salverà tutti dal Covid).
Porta perennemente aperta con anziani al gelo e ti dici: “saranno in pieno caos con gli accessi“.
Fai l’accettazione, si fanno le 20.00 e cambia il turno.
Il nulla. Nessuno chiama nessuno.
Si fanno le 24.00 e scopri che ti doveva visitare la dottoressa del 118 che purtroppo è uscita in emergenza e non si sa quando tornerà…
Alle 1.00 finalmente entri (“dai ti visiteranno“) e ti mettono in attesa in un corridoio, con gente che è lì dentro dalle 16.00 e la stanno visitando in quel momento (con patologie peggiori della mia).
Almeno 20 pazienti, 5 infermiere ed 1 dottore, che non sanno nemmeno stimare quando e se ti visiteranno.
Vabbè normale, 1 x 20, la vedo grigia.
Alle 2:00: se non vuole aspettare si fidi, domani vada dal dottore curante.
Peccato che domani sia festivo, oggi prefestivo e che i curanti non ti considerano nemmeno, premettendo che è stato il curante via sms ad indirizzarmi in ospedale perché su delle presunte costole rotte può farci davvero poco.
Questa è la sanità che paghiamo.
Uno ti manda a destra, l’altro a sinistra.
Gli ospedali di Napoli di cui tanto parlano nei video alla tv, non sono molto più degradanti del Santa Maria.
Peccato che con tutte le recensioni negative che ci sono, non esca mai un servizio su di voi.
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