Dettagli Recensione

 
Ospedale San Camillo di Roma
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Parto cesareo

A Novembre del 2013 sono andata al pronto soccorso del S.Camillo quando ormai avevo già rotto le acque, mi hanno visitata e mi hanno mandata in sala parto. Ho passato la notte tranquillamente perchè non avevo il minimo dolore. Il giorno dopo mi hanno visitata ancora ed ero dilatata solo di 1 cm., decisero allora di indurmi il travaglio, ma dopo 5 interminabili ore restavo dilatata di 1 cm., ma ancora non facevano niente anche se soffrivo molto.. Solo quando hanno visto il battito del bambino in difficoltà, hanno deciso per un cesareo d'urgenza. Naturalmente ero molto spaventata perchè, anche essendo il secondo figlio, era la prima esperienza con il cesareo. Ringrazio chi mi ha operata ed assistita in quel frangente, anche se purtroppo non so i nomi, sono stati molto dolci e rassicuranti. Mio figlio è nato sano e fortunatamente senza problemi, ma il giorno dopo l'operazione si sono accorti sia che non mi era stata fatta l'iniezione di antibiotico per la rottura del sacco, sia che avevo una forte forma di anemia e quindi verso le 3.00 di notte, quando tutte dormivamo, è entrata una dottoressa molto antipatica e maleducata accendendo le luci ed urlando mi disse che dovevano farmi una trasfusione d'urgenza e che se non firmavo subito lei non si sarebbe presa la minima responsabilità per me. Voi capirete che quando una persona viene svegliata in quel modo deve fare mente locale, quindi dissi che dovevo contattare il mio compagno, o comunque la mia famiglia, e lei mi disse: "hai 30 anni e devi ancora chiedere il permesso?" . Io sono rimasta senza parole. Ho rifiutato la trasfusione e mi hanno tenuta 5 giorni in più per fare un ciclo di ferro per endovena.
Ostetriche del turno serale molto antipatiche e poco disponibili.

Patologia trattata
Parto cesareo.

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