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Oggi pomeriggio ho accompagnato mia moglie a fare una colonscopia, con appuntamento "solventi" con la Dott.ssa Francesca Fornari.
Appuntamento fissato alla fine di settembre per oggi alle 15:30; qualche giorno fa abbiamo ricevuto una telefonata dalla stessa dottoressa per anticipare alle 14:00; arriviamo alle 13:45.
Accoglienza con saletta dedicata elegante e hostess in uniforme blu degne della miglior Alitalia.
All'arrivo in reparto, prima della sedazione mia moglie sente le invettive della dottoressa che si lamentava con le infermiere per la numerosità e gli orari degli appuntamenti (in intramoenia?!!!).
Sedazione e analisi.
A fine analisi mia moglie viene svegliata e fatta alzare.
(fin qui i racconti di mia moglie)
... si apre la porta dello spogliatoio di preparazione donne e una infermiera (poi scopro che era quella del turno entrante, quella che ha assistito l'analisi era già andata via) mi chiama informandomi che l'analisi era terminata e mia moglie stava uscendo. Dopodiché, visto che mia moglie, evidentemente ancora frastornata dall'anestesia, non si reggeva in piedi, mi aiuta a portarla fino alle sedie della sala d'attesa (dove ero rimasto solo) per farla sedere. Incredulo verso quanto stava accadendo, chiedo spiegazioni all'infermiera e chiedo di parlare con la dottoressa ma...:
- è già andata via, le informazioni le ha comunicate a sua moglie (quando?! che è ancora confusa dall'anestesia?)
Un comportamento di questo genere sarebbe intollerabile anche per un esame strumentale con il Servizio Sanitario Nazionale, figuriamoci quando si pagano diverse centinaia di euro di parcella.