Dettagli Recensione

 
Ospedale San Francesco di Nuoro
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

IL RINGRAZIAMENTO SI CELEBRA ANCHE A NUORO

Quest’anno la nostra famiglia, come gli Americani, ha festeggiato un importante evento: la fine dei viaggi della speranza. Per un popolo come il nostro, malato di esterofilia, molto attento a quel che succede nel continente e poco interessato a quel che accade in casa, ci voleva una festa cosi. Come spesso succede, le cose migliori capitano per caso. Il fato, nella nostra circostanza, ha un nome: Anna. E così ci siamo imbattuti in una realtà al di fuori di ogni aspettativa ed immaginazione: una città di nome Nuoro ed una struttura ospedaliera chiamata San Francesco. Un reparto, quello di Cardiologia, degno delle migliori serie televisive, anch’esse americane. E, come in ogni festa che si rispetti, si attende la discesa del Santo. In questo caso i Santi sono tanti. Santi non perché martiri, ma perché onorano la loro professione arricchendola con le proprie qualità umane. Non bastano le parole per esprimere la nostra gratitudine. Indirizzati ad una splendida persona come il direttore dr. Gavino Casu, dotato di un’umiltà e di un’umanità difficilmente riscontrabili, abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare il suo staff, estremamente competente ed ineccepibile nello svolgimento del proprio lavoro affrontato con slancio, dedizione, passione e, non da ultimo, sempre col sorriso sulle labbra! Ciò che per il paziente e la famiglia rappresenta ansia, tensione, preoccupazione, confusione e smarrimento viene assorbito, metabolizzato e trasformato; ciò che è trauma diventa ricchezza, gioia, riconoscenza e, a volte, allegria. Quando ciò accade bisogna festeggiare, ringraziare chi è stato capace di realizzare tutto ciò. Ringraziamo dunque tutti, dal prof. Brugada, figura carismatica che già dall’aspetto trasmette una fiducia incondizionata, alla dr.ssa Graziana Viola che ci ha accompagnato in questo difficile momento con competenza, informandoci ed infondendoci serenità. Non possiamo far torti e dobbiamo dunque ringraziare tutti quelli che non si vedono o non si notano, ma assicurano il loro contributo per il funzionamento di un reparto di primissimo livello. In tre giorni abbiamo potuto osservare un’unità all’avanguardia: gli investimenti in attrezzature si vedono e, soprattutto, funzionano. Ma l’investimento più grande risiede nell’umanità e capacità del personale: ringraziamo Barbara, Laura, Teresa, le signore di Oliena e Bosa, la biondina , la moretta, il milanista, miss selfie e tutti coloro di cui non conosciamo il nome, ma di cui ricorderemo per sempre il sorriso e le parole di sostegno nei momenti meno felici. Ma grazie lo vogliamo dire anche ai genitori per il vicendevole, speriamo, sostegno. Grazie soprattutto ai quattro moschettieri: bambini-pazienti, di nome e di fatto, capaci di trasformare, con la loro innocenza, un dramma in un’apoteosi. A loro va un in Bocca al Lupo di cuore. Caro Direttore e Staff, ringraziandoVi, Vi porgiamo i nostri migliori auguri di un sereno lavoro, certi che l’America noi l’abbiamo trovata al Reparto di Cardiologia dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, da oggi la nostra seconda casa. Il Giorno del ringraziamento, ora è ufficiale, si festeggia anche a Nuoro: bisognosi, accorrete numerosi!
Il papà, la mamma, la sorellina e Federico.

Patologia trattata
Tachicardia parossistica sopraventricolare.

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