Dettagli Recensione

 
Ospedale San Paolo di Bari
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie fino all'ultimo tirocinante

Mia moglie è stata ricoverata in questo reparto per una settimana, venendo qui operata (quadrantectomia bilaterale) il 27 giugno 2017.
Durante questo periodo, in qualità di parente accompagnatore ho avuto modo di ben osservare le varie attività del personale medico e paramedico.
Come si vede anche dalle "stelline" che ho messo, il mio apprezzamento e la mia stima sono altissimi, anche se ho comunque riscontrato qualcosa di negativo; ma trattandosi di un aspetto secondario e, soprattutto, non direttamente dipendente
dal lavoro del personale del reparto, non ho voluto penalizzare tutto l'impegno profuso con qualità e passione abbassando il voto medio risultante.

In particolare la ristorazione è risultata mediocre: avrei dovuto mettere solo tre "stelline" alla voce "servizi"; ma, ritenendo molto più "pesanti" le voci "competenza - assistenza - pulizia", e visto che manca del tutto la voce "umanità", ho ritenuto di riequilibrare la situazione seguendo il mio istinto e dando il massimo dei voti (ed è sempre poco, secondo me!)

Parlando di umanità del reparto, non posso non soffermarmi su due persone in particolare, quelle con cui ho interagito con più frequenza e confidenza:
il dottor Carmine Parlati e l'infermiera Tonia Molfettone.
Non me ne vogliano tutti gli altri, soprattutto il dottor Olindo Custodero e l'infermiera Sara Saracino; allora farò così:
tutte le parole buone e belle che scriverò valgono per l'intero personale del reparto, fino all'ultimo tirocinante incluso, mentre le cose "KattiFissime" saranno tutte solo a carico del "groppone" di Carmine e Tonia ^_*
Sono professionalmente abilissimi e competenti, esperti e sicuri; inoltre, dote già rara tra i comuni mortali, figuriamoci tra i professionisti, sono altamente sensibili e comprensivi dello stato emotivo che il paziente vive in questo difficile momento della sua vita, e cercano di alleviare anche le sofferenze morali, oltre a quella fisiche.
Se possibile (in pratica sempre, per quel che ho visto) attuano una strategia perfetta:
quando nel loro lavoro arriva il momento più temuto dal paziente, lo distraggono con la loro
simpatia, con le loro informazioni e con il loro sincero interessamento verso la persona; intanto che le parole volano, con la loro abilità ed esperienza hanno già superato lo "scoglio", ed il paziente, così, soffre molto meno.
Ad esempio, le vene e le arterie di mia moglie non sono facili da trovare: Tonia, ago in mano, le ha "piazzato" una battuta spiritosa fulminate e, quando mia moglie ha finito di ridere, si è resa conto che aveva già terminato tutti i prelievi di rito. Chapeau!

Insomma queste sono belle persone prima che stimati professionisti, da frequentare al di fuori di questa drammatica realtà; mi piacerebbe prendere un the con loro guardando un bel film o tracannare birra insieme al cospetto della nazionale italiana di calcio...
Intanto hanno salvato mia moglie, migliorando la qualità della sua vita, sia durante che dopo il ricovero all'ospedale.
E se qualche volta voi, medici e operatori del San Paolo di Bari, vi sentite stanchi o depressi, pensate che c'è chi vi apprezza e vi ringrazia per essere come siete. E siamo in tanti.

Grazie di cuore, fino all'ultimo tirocinante.

Patologia trattata
Carcinoma mammario.

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