Dettagli Recensione

 
Ospedale Santo Spirito di Roma
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Senologia e oncologia centro d'eccellenza

Nel 2014 mi è stato diagnosticato un carcinoma al seno (avevo 37 anni appena compiuti) ma, nella sfortuna, ho avuto l'enorme fortuna di capitare al Santo Spirito. Farò nomi e cognomi perché in questo ospedale non solo mi hanno salvato la vita, ma ci sono medici ed infermieri che svolgono queste fondamentali professioni con immensa dedizione, impegno e soprattutto ciò che ogni paziente si aspetterebbe da un medico: UMANITÀ ED EMPATIA.
Il referto della mia biopsia è risultato negativo, ma il Dott. Francesco Tozzi non era convinto ed è andato avanti con ulteriori esami. Purtroppo aveva ragione, ma lo ringrazierò per il resto della mia vita per aver scoperto un mostro piccolissimo ma molto aggressivo. Se non avessi incontrato lui, quasi sicuramente quel referto sarebbe stato messo da parte ed io non sarei qui. Poi è arrivato un angelo in camice bianco, il dottor Bonatti Pierluigi, chirurgo senologo e direttore dell'ambulatorio di senologia, il quale mi ha dato la notizia nel modo più delicato e umano possibile, incoraggiandomi a lottare e facendomi sentire che non sarei stata sola. Dovevo affidarmi e avremmo lottato insieme. Alla fine di quel terribile momento mi ha dato il suo numero di telefono raccomandandosi di chiamarlo per qualunque dubbio! Ha persino abbracciato mia madre che piangeva in sala d'aspetto e le ha dato tutto il coraggio che le serviva!
In altri ospedali di Roma riesci a sapere a mala pena il nome di chi ti ha visitato e se vuoi rintracciare lo stesso medico, non sai a quale Santo votarti!
Al suo fianco un altro angelo, la dottoressa Serafini Dalila. Meravigliosa e con gli stessi modi umani e incoraggianti. Mi hanno presa per mano e mi hanno condotta fuori dal tunnel in un lungo e doloroso cammino.
LA SENOLOGIA DEL SANTO SPIRITO DEVE ESSERE UN VANTO PER LA SANITÀ ITALIANA. Da paziente non mi sono occupata di nulla. Hanno fatto tutto loro, persino 2 corsi di fisioterapia, il supporto di un'oncopsicologa, la bravissima dottoressa Sola Antonella e 2 esami genetici al Gemelli. Il Day hospital di oncologia poi è stato allo stesso livello di professionalità e umanità. Sottoporsi alla chemioterapia per mesi è terribile, ma al Santo Spirito tutto il personale riesce a trasmetterti positività, a strapparti un sorriso anche con una flebo al braccio e a farti sentire che sono tutti con te. Le mie oncologhe, le dottoresse Stani Simonetta e Sini Valentina sono  piene di passione per il loro lavoro e ogni loro gesto è per il bene dei loro pazienti. È questo che si sente. Io non sono mai stata un numero. Tuttora quando mi incontrano mi chiamano "Silvietta". Gli infermieri che ti iniettano quel veleno rosso che ti fa cadere i capelli, ma ti salva la vita sono unici. Solo persone così speciali possono ricoprire un ruolo così delicato e importante: Giulia, Ilaria, Simone, Antonella..
Anche nel reparto di week surgery ti senti accudito e tranquillo. Ho subìto 5 interventi e anche gli infermieri del reparto sono stati all'altezza della situazione. In particolare i "veterani" Angelo e Mauro, assistenti del Dott. Bonatti e della Dott.ssa Serafini.
Tutti, proprio tutti, hanno fatto sì che nel mio lungo e doloroso percorso di almeno un anno e mezzo io potessi essere forte come mai avrei immaginato e mi hanno curato con la medicina più efficace:il sorriso. Grazie di cuore a tutti per essere l'incarnazione dei medici e degli infermieri ideali. Così dovrebbero essere tutti coloro che vengono a contatto con chi sta soffrendo.

Patologia trattata
Ka mammario.

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