Dettagli Recensione

 
Policlinico Umberto I di Roma
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

Mio padre è stato seguito dalla dottoressa Mezi. È stato in cura per più di un anno. Nel mese di novembre le condizioni peggioravano sempre di più e passando per il pronto soccorso è stato ricoverato. Far passare un paziente oncologico per il PS è già di per sè assurdo. Comunque, dopo 10 giorni di ricovero l’hanno dimesso con una cura del dolore sbagliata (applicare il cerotto di morfina su un paziente pelle e ossa è come non averlo fatto), il cancro ormai aveva raggiunto gli organi primari, sapevamo perfettamente che se ne sarebbe andato da lì a poco. Volevamo solo non vederlo soffrire. Dimetterlo, prescrivendo dalla Mezzi una terapia attiva, non ci ha permesso di attivare le cure palliative nei tempi corretti. Proprio così, la dottoressa, la sua oncologa, gli ha prescritto ancora una volta un farmaco chemioterapico. Così siamo tornati a casa scoperti dall’assistenza domiciliare. L’ultimo mese di vita del mio amato papà è stato un calvario, il dolore non era gestito, siamo rimasti soli a cercare di aiutare, soli ad affrontare il dolore, soli nel cercare di alleviare (non riuscendoci) il dolore di papà. Esperienza che non auguro a nessuno. La dottoressa è rimasta sempre distante, mai un momento di empatia, non avevamo neanche il suo numero in caso di emergenza. Quando mio papà ha avuto bisogno di essere visitato nei mesi di settembre- ottobre per i dolori che aumentavano giorno per giorno, veniva rimandato a casa dopo la prescrizione dei soliti medicinali che non stavano facendo effetto; non veniva visitato, leggevano le carte e rimandato a casa. Il rapporto con il paziente è stato inesistente. Mio padre è morto i primi di dicembre con dolori fortissimi.

Patologia trattata
Cancro del colon retto.

Commenti

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Inviato da Chiara
24 Agosto, 2021
Anche per noi pessima esperienza.
Pessimo rapporto tra medici e pazienti, abbiamo trovato alcuna empatia, ci siamo sentiti numeri..
Mio padre è morto soffrendo moltissimo. Dopo mesi e mesi di agonia non sono stati in grado di gestire il dolore e non ci hanno mai consigliato di attivare il servizio domiciliare per le cure palliative.
Durante le sue ultime settimane di vita, mio padre doveva recarsi nel reparto oncologia per fare un’iniezione per le ossa; il giorno prima abbiamo mandato le analisi e ci hanno dato l’ok per iniziare la terapia per le ossa (vi dico solo che per portare mio padre in ospedale è stata una difficoltà che non potete immaginare, avendo metastasi ossee e non riuscendo neanche ad alzarsi). Arrivati lì e dopo aver aspettato 3 ore, ci hanno rimandato a casa senza fare la terapia perchè le analisi non erano buone. Papà dopo 4 giorni è morto!
Noi siamo stati seguiti nel reparto di Endocrinologia per tumori neuroendocrini dalla dottoressa Elisa Giannetta e il prof Faggiano e nel reparto Oncologia dalla dottoressa Verrico.
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