Dettagli Recensione

 
Policlinico Umberto I di Roma
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Carcinoma polmonare

Nel settembre del 2009 fu diagnosticato a mio padre un carcinoma polmonare. Fu operato presso l'Umberto I e a seguire fu preso in carico dal reparto di oncologia per la chemioterapia. La dottoressa Flavia Longo, molto umorale e scostante, dopo un primo periodo iniziò a disinteressarsi completamente, facendo passare mio padre tra le mani dei vari praticanti di turno. Mio padre tuttavia era restio a cambiare perché aveva fiducia (del tutto mal riposta) nella Longo e, conoscendo l'importanza dell'aspetto psicologico, non abbiamo insistito. A marzo la tac rivela metastasi cerebrali. La dottoressa Longo con poche parole ci liquida dicendo che la situazione é sotto controllo e che occorre fare la radioterapia. Ovviamente nella nostra incompetenza in campo medico ci sentiamo confortati, pur non avendo illusioni di sorta pensiamo che la situazione sia grave ma stazionaria. Prenotiamo perfino una casa al mare per qualche giorno. A fine giugno mio padre cade e si frattura il bacino. Nei giorni successivi si verifica un tracollo impressionante. Tentiamo di contattare a telefono la Longo, e per una intera mattina nessuno risponde. Inviamo perfino un fax ma niente. Dopo ore riusciamo a contattarla tramite up. Molto brusca e sgarbata, alla descrizione della situazione di mio padre replica dicendo solo di sospendere la Navelbine. Poco dopo liquida mio padre tramite e mail (!!!!) dicendo che data la situazione è conviene rivolgersi a un ospedale vicino (noi risediamo a Sora). Rivoltici presso l'ospedale di Sora, troviamo presso i nostri oncologi chiarezza, umanita' e competenza. Dopo una semplice auscultazio del torace e palpazione dell'addome (MAI effettuate a Roma in cinque anni di visite costanti, in cui si limitavano a scrivere ricette a testa bassa) e dopo la lettura della relazione redatta a Roma a marzo, ci dicono che mio padre è in fase terminale e che l'aspettativa di vita non supera i tre mesi. Restiamo sgomenti perché, pur essendo consapevoli della situazione generale, nessuno a Roma ci aveva fatto capire chiaramente le cose. Pessima esperienza. Non voglio entrare nel merito delle compete professionali della Longo, ma quanto a deontologia professionale è criticabile da ogni punto di vista.

Patologia trattata
Carcinoma polmonare.

Commenti

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Inviato da giacomo
10 Ottobre, 2014
Purtroppo devo confermare quello che tu e altri avete scritto sulla Dottoressa Longo. Non è stata chiara sullo stadio (terminale) della malattia di mia madre e ci ha abbandonati nel momento più difficile. Visto che la situazione stava degenerando (si limitavano a prescrivere il cortisone), di nostra iniziativa abbiamo ricoverato mia madre presso un'altra struttura dove ci hanno informato che non c'era più nulla da fare e, con cure palliative, l'hanno accompagnata fino alla fine. Ancora ci chiediamo: perchè la dottoressa non ci ha spiegato chiaramente la situazione? perchè non ci ha consigliato di ricoverare mia madre presso una struttura invece di abbandonarci completamente a noi stessi? E pensare che mia madre si era rivolta a lei perchè si fidava. Un oncologo dovrebbe seguire il paziente sotto tutti i punti di vista e in tutti gli stadi della malattia. Il numero elevato di pazienti da curare non giustifica in nessun modo comportamenti di questo tipo.
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