Dettagli Recensione

 
Ospedale SS. Giovanni e Paolo di Venezia
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Enorme delusione

Paziente donna invalida di 73 anni, accertata metastasi in tutto il corpo con impossibilità a deglutire- non solo il solido ma anche il liquido: partendo dal presupposto che per noi parenti è già tanto difficile emotivamente seguire un malato in tali condizioni, si spera almeno di trovare persone che siano certamente non affezionate ma umane. Purtroppo non le abbiamo trovate, infermieri e infermiere con una freddezza a dir poco anormale, comunicazione zero, dopo circa un mese di ricovero il responsabile non era al corrente che la paziente non deglutiva e in nostra assenza davano per bocca delle gocce; ma dov'è la collaborazione, la comunicazione tra medico e infermieri? Abbiamo chiesto per carità della morfina (la quale dovrebbe essere di prassi in certi casi), le è stata data in dose assolutamente minima e per la nostra parente le ultime ore sono state un'agonia! Non è giusto, avevamo solo chiesto di renderle il suo ultimo tempo meno cosciente possibile, che potesse dormire e non rendersi conto della sofferenza.. ci è stato risposto che con i tagli fatti dallo Stato non era possibile. Questo è un reparto dove il malato la maggior parte è anziano e bisognoso praticamente di tutto. Io voglio dire un'ultima cosa a tutti gli infermieri: quando si sceglie un lavoro così è come una missione, capisco che possa essere difficile, ma pensate che ci sia vostra madre al loro posto.. vedrete che il cuore si addolcisce un pò!
Con enorme delusione!
Monica

Patologia trattata
Metastasi totale.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da gabriella
14 Giugno, 2012
Dico solo questo, parlano tanto di morte dolce nel malato terminale, niente dolore e sedazione profonda alla fine della vita; per mia esperienza personale questo diritto del malato nella zona di Venezia lo offre totalmente solo l'Avapo e il Policlinico S. Marco. Purtroppo negli ospedali generalmente non è così, ho visto morire persone lamentandosi fino all'ultimo respiro..
Il giorno prima che mia zia morisse, ridotta all'estremo, ho chiesto animatamente la sedazione profonda tramite morfina, mi sono sentita dare tante risposte, tra cui quella che serviva l'autorizzazione da parte della paziente (ormai stremata, praticamente già morta); inoltre mi è stato detto che la morfina accellera la morte, non che allevia le ultime sofferenze, cercando di farmi sentire in colpa.. Mi chiedo perchè il trattamento non è uguale per tutti i malati, visto che esistono le cure idonee per non soffrire. Sono molto delusa da tutto questo, delusa inoltre dal personale infermieristico incontrato, tranne qualche angelo.
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